A Como la Salernitana ha chiuso nel modo peggiore – e, per certi versi, annunciato – un girone di andata disastroso. Venti punti in ventuno gare sono un bilancio troppo magro per la squadra di Torrente che ha collezionato otto punti nelle prime cinque giornate e poi solo dodici nelle successive sedici. Numeri allarmanti e di una crudezza estrema, ma pure illuminanti: c’è solo da prendere atto del disastro consumato nel girone di andata, a causa degli errori commessi in sede di mercato cui si sono sommati gli infortuni, e regolarsi di conseguenza intervenendo tempestivamente e drasticamente per rimediare ad una situazione difficilissima. I risultati dell’ultimo turno del 2015 sono stati del tutto contrari ai granata. Oltre al Como, che mai aveva vinto in casa prima di oggi, hanno vinto Lanciano, Modena ed Ascoli, tanto che la media salvezza ha subito una impennata. Nel girone di ritorno, dunque, sarà necessario avere un ritmo da promozione e la rosa attuale non è in grado di farlo. Ora tocca alla proprietà prendere in mano la situazione. Il futuro di Torrente, i margini di operatività di Fabiani sono i primi nodi da sciogliere. Poi, in tempi ristrettissimi, occorrerà rinforzare la squadra. Servirà una radicale rifondazione per centrare la salvezza. Questo è un dato inoppugnabile.
