Il blitz delle forze dell’ordine era scattato in via Matteotti nella mattinata di ieri. Gli ordini della Procura erano ben chiari, sequestrate tutte le cartelle del ginecologo. Truffa e corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. Queste sono le accuse indirizzate a Franco Petrone, ginecologo nocerino di 70 anni, attivo nel settore ambulatoriale specializzato nell’interruzione di gravidanza all’ospedale Umberto I. Come rivelato dal quotidiano La Città. In seguito al blitz di ieri mattina, nel suo studio, sono stati trovati farmaci sospetti all’interno di contenitori anonimi e senza scadenza. Nel suo studio ospedaliero, invece, è stato trovato un armadietto chiuso a chiave, che i militari hanno dovuto forzare e al cui interno sono stati trovati altri farmaci. Nello specifico, è stato trovato il cytotec, ovvero il misoprostolo, un farmaco somministrato solitamente per curare l’ulcera gastrica, ma che viene anche utilizzato per indurre l’aborto, grazie alla sua capacità di provocare le contrazioni uterine. Farmaci che se assunti per un certo dosaggio, potrebbero indurre l’aborto nel 90 per cento dei casi.
Le indagini sono partite grazie alla denuncia di un anonimo. Sul caso del dottor Petrone continuano le indagini degli inquirenti.