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A Salerno un murale e un convegno in memoria di Giancarlo Siani

Il 3 maggio, a partire dalle ore 9,30, presso il Centro Sociale di Salerno (sito alla Via Guido Vestuti), si svolgerà il convegno dal tema “Giancarlo Siani: la sua ‘penna’ e la sua deontologia”.

Il 3 maggio 2023, in occasione della Giornata della Memoria dei giornalisti uccisi dalla criminalità mafiosa e dal terrorismo, indetta nel 2008 dall’Unione Nazionale Cronisti Italiani (d’intesa con la Federazione della Stampa e l’Ordine Nazionale dei Giornalisti), la redazione di Paperboy ha deciso di ricordare la figura di Giancarlo Siani, cronista napoletano ucciso per mano della camorra il 23 settembre 1985, a soli 26 anni.

Un momento di riflessione sui temi della legalità e della libertà di stampa, senza tralasciare il coraggio di un “eroe normale”, un ragazzo che amava il proprio mestiere ed è stato assassinato mentre inseguiva nient’altro che la verità. Un’occasione per lasciare una piccola ma significativa traccia, grazie alla fusione tra arte e informazione, per far sì che la “stella polare” di Giancarlo brilli anche a Salerno. Un modo per inaugurare gli eventi d’avvicinamento al decennale di Paperboy, progetto giornalistico-sociale nato nel dicembre del 2013, dedicato ad aspiranti redattori con disabilità.

Il 3 maggio, a partire dalle ore 9,30, presso il Centro Sociale di Salerno (sito alla Via Guido Vestuti), si svolgerà il convegno dal tema “Giancarlo Siani: la sua ‘penna’ e la sua deontologia”. Interverranno: Vincenzo Napoli, Sindaco di Salerno; Paola De Roberto, Assessore alle Politiche Sociali; Gianmario e Paolo Siani, rispettivamente presidente e consigliere della Fondazione Siani, nonché nipote e fratello di Giancarlo; Marcello Ravveduto, Storico dell’Università di Salerno; Ottavio Lucarelli, giornalista e membro del Comitato Scientifico della Fondazione Pol.i.s.; Carlo Noviello, presidente de “Il Villaggio di Esteban”, cooperativa sociale che edita Paperboy, testata giornalistica regolarmente registrata presso il Tribunale di Salerno; Umberto Adinolfi, giornalista professionista e direttore di Paperboy e Radio Salerno Village, progetti dei quali fanno parte i vicedirettori Clemente Ultimo e Stefano Masucci.

Ad arricchire l’evento ci sarà anche l’esibizione di Antonio Giordano, musicista della Compagnia Daltrocanto, che ha dedicato una sonata a Giancarlo Siani, per la quale è stata realizzata una videoclip, girata proprio tra Torre Annunziata e Napoli, che sarà proiettata per l’occasione.

Di seguito il programma completo:

Nel weekend del 22-23 aprile il writer Stefano Santoro, in arte McNenya, con la collaborazione di Giuseppe De Martino, in arte Amed, realizzerà un murale intitolato proprio “Giornalista Giornalista”, nell’area del parcheggio del Centro Sociale. Murale che sarà poi inaugurato in occasione del convegno del 3 maggio. In quest’ultima circostanza sarà distribuita anche un’edizione speciale di Paperboy, come sempre realizzato interamente dai ragazzi che compongono la redazione.

Il 29 aprile, l’area presso la quale vedrà la luce il murale, sarà riqualificata grazie al clean-up di “Retake Salerno” e “Voglio Un Mondo Pulito”, due realtà del salernitano che hanno contribuito alla realizzazione del murale e che sono impegnate in un percorso di rigenerazione urbana e di lotta al degrado per la salvaguardia dell’ambiente.

Il 3 maggio, infine, la chiusura del programma con il convegno sopra descritto, alla presenza di diverse scolaresche del territorio che hanno già aderito all’iniziativa, patrocinata dal Comune di Salerno. Presso l’auditorium del Centro Sociale si parlerà di criminalità organizzata e di informazione, delle mafie rappresentate attraverso i media, come avvenuto anche nel film “Fortapasc”, diretto da Marco Risi e interpretato dal compianto Libero De Rienzo, che in una delle sue interpretazioni meglio riuscite, ha ridato magistralmente voce al pensiero di Giancarlo Siani.

“Se ho paura a scrivere certe cose? Ogni tanto sì. Ma lo faccio perché è il mio lavoro, perché l’ho scelto. E non è che mi senta particolarmente coraggioso nel farlo bene. E’ che la criminalità, la corruzione, non si combattono soltanto con i carabinieri. Le persone per scegliere devono sapere, devono conoscere i fatti. Allora quello che un giornalista-giornalista dovrebbe fare è questo: informare”.

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