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17 Novembre, Tasso e Da Procida rispondono presente – FOTO

I due storici licei salernitani, nella Giornata Internazionale della Mobilitazione Studentesca, organizzano rispettivamente un'Assemblea d'Istituto e una Giornata dello Studente autogestita - FOTO

admin

Come ben si sa, al giorno d’oggi gli studenti delle scuole superiori vengono accusati di prender parte ai cortei studenteschi soltanto per saltare un giorno di scuola. A tal proposito, gli studenti del Liceo Classico ”Torquato Tasso” e del Liceo Scientifico ”Giovanni Da Procida” hanno voluto dare un’importante dimostrazione della propria maturità, mettendo così a tacere le malelingue. Ancora più significativo è il fatto che ciò è avvenuto in una data importante, quella del 17 Novembre, Giornata Internazionale della Mobilitazione Studentesca, alla quale gli studenti dei due storici licei salernitani hanno risposto presente organizzando rispettivamente un’Assemblea d’Istituto e una Giornata dello Studente autogestita. Il dibattito che è sorto si è incentrato sul diritto allo studio, ma anche sullo stato islamico e sui vili attacchi terroristici che Venerdì scorso hanno colpito Parigi. ”Il messaggio principale che volevamo veicolare, insieme alle altre scuole salernitane, non è soltanto quello dell’innovazione delle pratiche, ma quello di un’ informazione vista come antidoto all’ignoranza, da sconfiggere con il diritto allo studio. Le due questioni, come è stato detto anche in assemblea, sono strettamente connesse. Coloro che aderiscono ai movimenti fondamentalisti islamici, per esempio, molto spesso dicono di credere veramente in quello che propugnano. Questo avviene perché sono stati educati in una determinata maniera, non laica, non pubblica: è stato fatto loro un lavaggio del cervello che non ci sarebbe stato se avessero avuto il diritto ad un’ istruzione decente”, afferma il rappresentante degli studenti del Liceo Tasso, Giovanni Meriani. ”Per noi il diritto allo studio”, replica Meriani, ” è l’insieme di tutte quelle politiche che permette ad un ragazzo di studiare senza pagare costi eccessivamente alti rispetto a quello che è il reddito familiare. La battaglia per questo diritto fondamentale si sta portando avanti a livello europeo: ci sono state manifestazioni anche in Inghilterra, in Francia e in Danimarca, dove il governo liberale sta facendo dei tagli drastici al settore dell’istruzione”. ”Credo fortemente nel fatto che l’informazione sia alla base della mobilitazione studentesca”, gli fa eco il collega Massimiliano Pellegrino, ”la data del 17 Novembre ha una grande importanza per noi, e quindi noi rappresentanti del liceo abbiamo ritenuto necessario iniziare a fare informazione ben prima di quella data, per poi sviluppare una vera e propria mobilitazione durante l’Assemblea d’Istituto. Ciò che ci ha spinto a fare questo è proprio il valore intrinseco dell’assemblea, vista non come momento di svago, ma come momento di dibattito e di dialogo in cui deve emergere una linea di pensiero ben precisa sui temi trattati e ognuno deve essere messo in grado di esprimere le proprie opinioni su determinati argomenti”. ”Negli ultimi anni”, ribatte Pellegrino, ”il corteo non ha più il valore simbolico di una volta, perchè gli studenti, anche per colpa di noi rappresentanti, non vengono informati della loro importanza”. Soddisfatto di quanto è stato raggiunto anche il rappresentante del Liceo Da Procida, Lorenzo Raso: ”Ci sembrava doveroso, nella giornata internazionale del diritto allo studio, commemorare quegli studenti che nel corso della storia hanno lottato e hanno pagato con la loro vita per una scuola migliore ed accessibile a tutti, promuovendo una giornata di didattica alternativa, facendo organizzare dei corsi dagli studenti stessi, chiamando persone ormai inserite nella società extra scolastica per far capire che l’istruzione è l’ arma più potente per vincere qualsiasi guerra.”. ”Il nostro obbiettivo”, rilancia l’esponente del liceo scientifico salernitano, ” è quello di far innamorare i ragazzi alla cultura, di certo non vogliamo che i ragazzi del Da Procida dopo questa giornata vadano a rivoluzionare il mondo, ma è necessario che dentro di loro scatti la consapevolezza che penne e libri sono le armi più potenti”. Il nostro augurio è che ciò che è stato fatto venga preso ad esempio da altre scuole, salernitane e non, e non venga gettato alle ortiche.

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