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Salernitana e gli argentini: amore e meteore

SPECIALE #ASALERNO || Agustìn Vuletich è il quarto attaccante argentino negli ultimi 20 anni di storia granata, e c'è anche un croato..

Marco Rarità

E così Evita si affacciò dal balcone della Casa Rosada, lasciando un messaggio d’amore al popolo.. “Don’t Cry for Me, Argentina..” e si spera possa non piangere anche la Salernitana che negli ultimi 20 anni ha avuto un rapporto particolare, freddo ed entusiasmante, con gli uomini nati nella terra di Borges e Osvaldo Soriano. L’ultimo argentino che ha vestito la maglia granata è stato Carlos Barrionuevo, l’ex centrocampista scomparse nel 2015, una tragedia che sconvolse buona parte del mondo del calcio, tutti quelli che conoscevano il mediano di Santa Fe. In quella stessa annata, così come quella prima, c’era un attaccante in maglia granata che per certi aspetti ricorda Agustìn Vuletich, si chiamava Federico Ezequiel Turienzo. Nato a La Plata, 60 km da Buenos Aires, oggi ha 35 anni, l’ultima sua squadra è quella di Berisso, il Club Atletico Villa San Carlos in Argentina. Con i granata Turienzo fu, nonostante solo due reti, uno dei protagonisti della promozione in coppia con Arturo Di Napoli. Segnò contro Perugia e Juve Stabia ma ebbe il merito di creare e lasciare spazi, sponde, movimenti interessanti nel reparto avanzato, fu uno degli attaccanti da “basso profilo” più apprezzati con la maglia granata. Siamo nel 2008 e dobbiamo tornare indietro di qualche anno per ritrovare un argentino. Un centrocampista, quasi trequartista, oggi ha 30 anni e gioca negli Stati Uniti nel Cincinnati. Da Quilmes, Emmanuel Jorge Ledesma. Per lui una rete contro l’Albinoleffe, tra l’altro di pregevole fattura ma poco più di 90 minuti nell’arco del campionato. Ma c’è un altro attaccante di “peso” da ricordare, nato a San Francisco, non quella americana, in provincia di Cordoba, poco distante da dove è nato Agustìn Vuletich. Ora ha 38 anni, quando venne all’Arechi per firmare il contratto con i granata in città si diffuse in poco tempo la notizia: “E’ alto, è alto..” le uniche credenziali espresse sul calciatore sconosciuto. Era Juan Manuel Aròstegui, 9 apparizioni e nient’altro. Vera e propria meteora il centrocampista Cesar Emmanuel Morete e qualche anno prima Ricardo Matias Veron di Santa Fe. Arriviamo a lui, non un goleador ma il goleador, simbolo di come si può entrare nella storia non per quanto fai ma per come lo fai e soprattutto a che minuto lo fai. Oggi ha 44 anni, da qualche anno ha appeso le scarpette al chiodo ma continua a ruggire la tigre di Buenos Aires. Leando Lazzaro, l’uomo del San Paolo. Andando dietro nel tempo c’è un altro attaccante, meteora assoluta, argentino tra le file granata: Diego Quintero. Volendo omaggiare anche il sangue croato che scorre nelle vene di Vuletich, sangue paterno ovviamente come si evince dal cognome del ragazzo, sono pochi i calciatori nati nella nazione che oggi è vice-campione del mondo. Un’altra meteora, nato in Serbia in realtà ma di nazionalità croata, Franjo Prce. Difensore come lui, con qualche presenza e anche gol pesanti, Ricardo Bagadur. Per trovare un attaccante croato negli ultimi 20 anni “scoviamo” Dragan Vukoja, solo 2 presenze in granata, oggi 49 anni. Quanto tempo è passato..

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