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Vertenza Fonderie, Cisal lancia appello a Piero De Luca: “caso delocalizzazione in Regione”

Parla Luigi Vicinanza della Cisal provinciale: "Abbiamo provato a dialogare con Vincenzo e Roberto De Luca, ma la situazione è rimasta tale. Cittadini e lavoratori meritano risposte. Speriamo in un suo intervento”

Un appello a Piero De Luca per sbloccare la vicenda Fonderie Pisano di Salerno e chiedere l’intervento della Regione sulla vertenza. A lanciare l’appello è Luigi Vicinanza, sindacalista della Cisal provinciale, da sempre in prima linea sulle problematiche che riguardano l’opificio di Salerno. “Ho appreso con stupore della nomina dell’avvocato De Luca all’interno della segreteria regionale del Pd. Questo non può che farmi piacere. Ecco perché, da sindacalista e da uomo che crede nella politica, gli chiedo di portare all’attenzione della Regione Campania e del Governatore, il padre Vincenzo, la vicenda che riguarda operai e cittadini”, ha detto. Nessuna provocazione, ma un vero e proprio messaggio affinché si possa sbloccare una situazione che ormai vive da mesi un lungo momento di stallo. “Abbiamo provato a parlare e dialogare con Vincenzo De Luca, ma forse è troppo impegnato con altri problemi che attanagliano la Campania. Abbiamo tentato anche con Roberto De Luca, ma dopo le elezioni e la conseguente nomina ad assessore la vicenda Fonderie Pisano è diventata tabù. Ecco perché adesso il ruolo di Piero De Luca può essere davvero utile alla comunità salernitana. Tutti conoscono le sue qualità di avvocato. Adesso aiuti la gente di Fratte e i lavoratori delle Fonderie”. Vicinanza chiede al legale dem un impegno serio e concreto per sbloccare la questione delocalizzazione. “Gli ammortizzatori sociali non durano in eterno e prima che la storia torni a essere terreno di campagna elettorale per le prossime Politiche chiedo a Piero De Luca di fare qualcosa per questa gente. La politica seria non va in vacanza nemmeno a Ferragosto. Faccia ricredere tutti quelli che dicono che è il solito nominato per merito del suo cognome ingombrante”.

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