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Un silenzio (stampa) che stona. Fabiani castiga solo l’arbitraggio

Bocche cucite per allenatore e giocatori. Il diesse dopo il ko di La Spezia: "Costretti a lottare contro tutto e tutti. I tifosi via? Hanno ragione"

Alfonso Maria Tartarone

Un silenzio (stampa) che stona e non giustifica i pessimi risultati della Salernitana durante la gestione Colantuono (cinque ko in nove gare disputate). Ricordiamo, per molto meno, l’esonero di Bollini. A stonare sono anche le critiche arbitrali. Diversi gli errori al “Picco” (ma nell’arco di un campionato, lo sappiamo, tutto si compensa). A parlare è il solo direttore sportivo, Angelo Fabiani: “Senza nulla togliere allo Spezia, ma ci sono due rigori sacrosanti non concessi che tagliano le gambe. Le immagini sono chiare. Siamo costretti a lottare contro tutto e tutti. Lo Spezia ha vinto meritatamente. Oggi, però, ci sono delle situazioni che devono far discutere. Dopo il primo tempo non siamo stati sereni e tranquilli. La contestazione dei tifosi? Hanno ragione, ci seguono ovunque e ci sostengono sempre. A vergognarsi, comunque, non deve essere solo la squadra. Preferiamo stare nel silenzio e ritrovarci. La partita è stata vista da tutti e non c’è altro da aggiungere. Abbiamo preso tre gol da polli, ma quello che spetta alla Salernitana lo devono dare. Mancano rigori e non voglio sentire parlare dell’errore di Bocalon altrimenti mi prendo due o tre anni di squalifica. Andiamo avanti con professionalità cercando di fare il più possibile”.

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