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Un palo di troppo, Salernitana a secco con la Pro Vercelli (0-0)

Rosina entra e su punizione sfiora il vantaggio. L'undici granata, volenteroso ma poco lucido, senza vittorie da quattro giornate

Alfonso Maria Tartarone

SALERNITANA-PRO VERCELLI 0-0

SALERNITANA (3-4-3). Radunovic, Casasola, Tuia (28′ st Zito), Monaco, Pucino (37′ st Di Roberto), Minala, Ricci, Vitale, Palombi (11′ st Rosina), Bocalon, Sprocati. A disp.: Adamonis, Mantovani, Popescu, Schiavi, Akpa Akpro, Kiyine, Della Rocca, Signorelli, Felicetti. All.: Colantuono.
PRO VERCELLI (3-5-2). Pigliacelli, Gozzi, Jidayi (27′ st Da Silva), Konate, Berra, Germano, Pugliese, Paghera, Mammarella, Reginaldo, Raicevic (32′ st Morra). A disp.: Gilardi, Vives, Altobelli, Bifulco, Alex, Gatto, Ivan, Grossi, Marcone. All. Grassadonia.

ARBITRO. Giuia di Olbia.
NOTE. Ammoniti: Mammarella, Pugliese; calci d’angolo: 6-7 ; minuti di recupero: 2′ pt e 5′ st.

E’ un legno di troppo a rendere indigesto il sabato pomeriggio della Salernitana. A colpirlo, con il suo mancino, Rosina. Termina a reti bianche la gara con la Pro Vercelli ed i granata sono costretti, per la quarta volta consecutiva, a rinviare l’appuntamento con il successo.
LA PARTITA. Dura più del previsto la fase di studio tra campani e piemontesi. Più contrasti duri che azioni da gol nei primi giri di lancette allo stadio “Arechi”. A rompere gli indugi, minuti sette e nove, sono i padroni di casa. Protagonista assoluto è Bocolan. Prontezza e precisione, però, non sono dalla sua parte. Centoventi secondi e ci prova anche Palombi. Il diagonale dell’ex Lazio non inquadra lo specchio della porta. Non pervenuto l’undici di Grassadonia: intento, più che altro, a bloccare con le cattive le sortite offensive dei campani. Al ventesimo, con due squadre a caccia di un risultato positivo per fornire ossigeno alla propria non brillante classifica, l’unico tiro nello specchio della porta è firmato dall’ex centravanti del Venezia. Da brividi, con quel pizzico di incoscenza che non guasta mai, il tentativo di pallonetto da distanza siderale di Paghera (a testimoniare la presenza della Pro sul manto erboso). La sfera termina di pochissimo alta sulla traversa e controllata, non senza qualche patema, da Radunovic. La Salernitana non lesina impegno, ma nell’ultimo periodo viene tremendamente a mancare l’adeguata lucidità in zona gol. Superato abbondantemente il trentesimo giro di lancette è ancora la compagine di Colantuono alla ricerca del vantaggio. Murato il tentativo di un propositivo Palombi. Si svegliano anche i bianchi. Sempre dalla lunga distanza. Tocca a Racevic, bordata respinta in angolo dal numero uno granata. Le decisioni arbitrali, tra qualche fallo di troppo e chiamate non tempestive, non lasciano sereno mister Colantuono il cui destino, come già accaduto a Pescara, è lontano dalla panchina (così come indicato al minuto 40 da Giuia di Olbia). Primo tempo archiviato senza reti e tanti fischi. Partono fortissimo i granata nella ripresa. Palombi, in solitaria, e Monaco, da calcio d’angolo, rinviano di un niente l’appuntamento con la marcatura. E’ il turno dei piemontesi. Germano e Reginaldo graziano il pacchetto arretrato avversario. Al decimo prova a metterci lo zampino l’ex Mammarella. Specialista dei calci piazzati, il suo mancino non sorprende Radunovic. Serve una scossa alla Salernitana. Colantuono, dalla tribuna, opta per Rosina (accolto con freddezza dal pubblico presente in via Allende): fuori Palombi. Il match resta piatto e senza particolari spunti d’interesse. A sbloccarlo, giro di lancette venti, una punizione? E’ un legno di troppo a dire di no proprio al nuovo entrato. Rosina difetta di precisione anche poco più tardi. Risponde la Pro. E’ Germano ad insediare il portiere campano, tuia devia in angolo. Nella mischia, nel tentativo di sbloccare il risultato, viene gettato pure Zito. E’ Reginaldo, però, a non sfruttare la ghiotta chance appostato sul dischetto del rigore. Ugual sorte per Bocalon, bravissimo a girarsi in un fazzoletto ma non sorretto dalla buona sorte con il suo potente destro. Durante i minuti di recupero è il duo Bocalon-Rosina a non trasformare in oro l’assist aereo di Zito. Triplice fischio e granata ancora in zona pericolo nella classifica cadetta.

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