Un altro salernitano alla guida della squadra ma la tradizione non è positiva

Novelli, Grassadonia, Galderisi e Somma sempre esonerati. Cambierà la tendenza?

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Un anno dopo Mario Somma (salernitano di adozione) la Salernitana ha scelto un altro allenatore nativo di Salerno per guidare la squadra.
La tradizione dei tecnici salernitani, però, non è favorevole perché nessuno, negli ultimi anni, ha avuto vita facile con la società e con la piazza.
Senza andare molto indietro nel tempo si può cominciare il viaggio con Raffaele Novelli, tecnico della Primavera nell’era Aliberti e poi allenatore della prima squadra nel primo anno della gestione Lombardi quando la Salernitana portava ancora il nome di Salerno Calcio. Novelli cominciò bene la sua avventura con la magia granata nel campionato 2006/2007 ma fu esonerato nei primi giorni di gennaio dopo un derby con la Cavese. Il suo esonero coincise anche con le dimissioni di un altro salernitano, nominato Direttore Sportivo. Vale a dire Enrico Coscia.
Nel 2009 fu la volta di Gianluca Grassadonia (nella foto) che subentrò a Marco Cari. La Salernitana, in quell’anno, non abbandonò mai l’ultimo posto in classifica e fu esonerato nel marzo del 2010 lasciando il posto al carneade Cerone.
Il resto è storia di ieri. Prima di Somma c’è stata la parentesi Galderisi nel 2010, durata lo spazio di tre partite. Dopo aver raccolto un punto in tre gare fu sollevato dall’incarico (non senza polemiche) per far spazio a Carlo Perrone.
Insomma, il compito per il neo tecnico Torrente non sembra dei più facili vista la tradizione negativa. La speranza è il tecnico di Cetara riseca ad invertire la tendenza per sfatare il tabù che vuole “nemo propheta in patria…”

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