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Rizzo è della Salernitana: non chiamatelo ”buddace”

Il calciatore in sede: "E' un sogno che si avvera..". Messinese cresciuto calcisticamente a Reggio Calabria, mediano di rottura per Alberto Bollini

Non chiamatelo “buddace”, il soprannome con cui, goliardicamente, i tifosi e anche cittadini di Reggio Calabria chiamano i messinesi, in virtù della forte rivalità tra le due città sullo stretto. Giuseppe Rizzo a Messina c’è nato e cresciuto anche in un campo di calcio, fino al fallimento dei peloritani, passando dall’altra parte: alla Reggina. Con gli amaranto gioca nella Berretti e Primavera, entrando poi in prima squadra, quasi 115 presenze in 5 stagioni, con un intervallo vissuto a Pescara dove conosce la Serie A. Con i biancoazzurri scende in campo 11 volte nella massima serie e viene riconfermato anche l’anno successivo, nonostante la retrocessione in serie B. Poi ritorna, come detto a Reggio Calabria in Lega Pro ma a gennaio passa al Perugia in cadetteria. L’anno successivo ancora con la maglia del grifo, per poi passare in prestito al Vicenza nell’ultima stagione dove ha collezionato 29 presenze e una rete, nel derby alla vigilia di Natale, contro il Cittadella. Mediano puro, con caratteristiche di assoluta rottura dell’azione, poche d’altro canto le qualità tecniche a disposizione ma tanto agonismo, un uomo in più per Alberto Bollini.

Manca davvero e solo l’ufficialità del club granata ma le foto postate da Giuseppe Rizzo parlano da sole, il calciatore nella sede della società in via Allende, ha appena firmato un contratto triennale con la Salernitana. Ecco le sue parole:

Un sogno che si avvera…. Grazie al mio procuratore e prima di tutto un vero amico Paolo Paloni. E grazie alla mia famiglia. Ora non vedo l’ ora di iniziare e vincere insieme”.

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