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The Flying Man

Le movenze da Dennis Bergkamp, sistematico, puntuale, Mattia prende la cloche e fa volare la Salernitana..

Marco Rarità

Sembrava Innerhofer nella discesa libera di Wengen, ma era Leonardo Gatto a pochi chilometri dal Ticino. Si apre così Novara-Salernitana, tra vento e zolle, nel martedì sera mentre c’è ancora Crivello sullo stomaco, eppure si vola. Sono 22 minuti e 30 secondi da paradiso, l’altro passante da inferno moderno. Ma questa è una squadra più pazza di marzo, cambia e decide quando vuole, se vuole, come deve finire una partita di pallone. Il solito Minala sulle punte, Ricci come Joe Pesci in “Quei bravi ragazzi” e quel ragazzo di Monza che non chiede permesso e si prende la scena. Cloche alla mano è lui che fa decollare tutto, si consacra così, da vero numero 10, passo leggero, quasi compassato ma accelera, destro, sinistro, sul breve e sul lungo, con le movenze da Dennis Bergkamp conquista il Piola e si consacra principe di sua maestà. Non la sua migliore partita eppure è “cassazione”, negli ultimi 18 metri diventa anche decisivo. “Fallo riposare che è stanco..” e poi ti caccia la colomba dal cilindro, il coniglio, quello che volete. Come quel “Dennis” al tempo dei Gunners è sistematico ma spiazza, si allontana dalla gara e riappare quando ce n’è bisogno, puntuale e provvidenziale come un supereroe dei manga, ora nessuna paura di volare, come in Space Oddity.. “commencing countdown, engines on”.

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