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Storia granata, c’è sempre un appuntamento con le vespe

I precedenti storici tra le due squadre, durante il campionato, al Menti

Marco Rarità

Vespe e ippocampo, ancora una volta, in cavalcata. Era il 2007 e la Salernitana scendeva in campo al Menti soffrendo, forse come non aveva mai fatto in stagione, nell’anno della promozione in serie B. Sulla panchina dei gialloblù il salernitano Capuano che non digerì la vittoria granata.

La Salernitana, infatti, espugnò Castellammare di Stabia sfruttando a pieno il tiro dagli 11 metri realizzato da Emanuele Ferraro. Bisogna tornare, invece, a 21 anni fa per ritrovare un match ai vertici. Era il 1994 e quella Salernitana, a tre giornate dalla fine, stava per regalare ai suoi tifosi una delle emozioni più belle vissute con il cavalluccio marino. Il cronometro dell’arbitro non segnava ancora i venti minuti quando nella mezzaluna che accarezza l’area di rigore Roberto Breda calcia di collo e scrive il suo nome sul tabellino dei marcatori: è zero a uno per la Salernitana.

Mancano due giri d’orologio per il novantesimo e Musella per la Juve Stabia batte Chimenti su punizione.     Quel pareggio esterno “consacrò” i granata nei play-off che finirono a Napoli, al San Paolo, ancora contro le vespe. Salernitana e Juve Stabia, sono tutti pronti a scrivere un’altra pagina di storia.

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