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Spaccio sul Lungomare: dai rapporti con i fornitori all’organizzazione

I DETTAGLI - Si allarga l'inchiesta, l'ipotesi del gip è che dietro l'organizzazione ci sia una regia tutta italiana

admin

Non erano solo giovani nordafricani che passavo il tempo sulla Lungomare di Salerno e, per guadagnare di tanto in tanto si dilettavano a spacciare sostanze stupefacenti. Il quadro è molto più ampio ed ha svelarlo è proprio l’indagine della polizia che ha permesso di scoprire dettagli importanti. C’è una regia che comanda e detta orari, turni di lavoro. Per il gip del Tribunale di Salerno, Piero Indinnimeo, che ha emesso le misure cautelari in carcere, da approfondire è proprio tale circostanza “su chi, con alta probabilità, li organizza sul territorio“. Come si legge sul quotidiano Il Mattino, nell’ordinanza di convalida di arresto e nell’applicazione della misura cautelare emessa dal gip Indinnimeo, si fa esplicitamente riferimento alla creazione di “un vero e proprio market della droga nel centro cittadino,e su protagonisti indifferenti ai rischi collegati alla condotta illecita così palesata in pubblico”.

 

Le indagini della polizia hanno accertato che i giovani facevano parte di un gruppo organizzato che, dall’alba al tramonto, si occupavano dello spaccio in varie zone della città: dal Lungomare, Piazza della Concordia, via Santissimi Martiri Salernitani.

 

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