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Sgominate tra bande criminali a Nocera Inferiore, 21 arresti – VIDEO

L'indagine è iniziata nel 2014 e si conclude oggi, le tre bande detenevano il territorio e si erano rese protagoniste di diversi atti di cronaca, in merito a sparatorie, risse e spaccio di sostanze stupefacenti

admin

Nelle prime ore della mattinata odierna i carabinieri del ROS e della squadra mobile della Questura di Salerno hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GiP del Tribunale di salerno, nei confronti dei componenti di 3 gruppi criminali operanti a Nocera Inferiore dediti a numerosi reati tra cui: associazione mafiosa, spaccio di sostanze stupefacenti e intestazione fittizia di beni. In particolare, le indagini hanno consentito di documentare la presenza e l’operatività di una agguerrita compagine criminale di stampo camorristico,facente capo ai fratelli Michele e Luigi Cuomo, della quale venivano inoltre documentate le sinergie ed alleanze con altri gruppi analoghi dell’area napoletana. Tale gruppo, armato e aggressivo, non solo era attivo nell’appropriazione e commercializzazione di autovetture di illecita provenienza, grazie alla collaborazione di imprenditori compiacenti, ma era soprattutto dedito ad un incessante controllo del territorio e delle piazze di spaccio della zona, come documentato dall’attività d’indagine, attraverso la commissione di numerosi atti di violenza come pestaggi in pubblico, aggressioni, violenza armata, ogni qual volto il loro territorio venisse messo in discussione.
Una spregiudicatezza che portava i componenti del gruppo ad usare spietata violenza anche in pubblico. Questo è il caso di una brutale aggressione avvenuta lo scorso 29 gennaio 2016 ai danni di un consulente amministrativo di Nocera Inferiore, aggredito e colpito a calci e pugni nei pressi di una sala scommesse di corso Giuseppe Garibaldi. Ma ancora nel caso che ha coinvolto un cittadino di Capo Verde, vittima di una vera e propria spedizione punitiva, inseguendolo fin dentro casa per poi aggredirlo con mazze e bastoni.
L’efferatezza delle controversie con i gruppi criminali di Nocera, tra i quali veniva identificato, quello dei fratelli D’Elia, Francesco e Mario, è inoltre ritenuto alla base delle violente sparatorie che hanno caratterizzato la cronaca della città dell’agro. Le indagini hanno permesso di ricostruire anche gli scontri che avvenivano tra il clan Cuomo e il clan D’Elia sin da maggio 2016, quando venne documentata una violenta rissa in strada. Quell’episodio, scatenò una caccia all’uomo, tra i componenti dei gruppi avversi, armati e pronti allo scontro. Solo il mattino successivo alla rissa, tornò “la pace” tra le due bande criminali.
L’attività dei Ros quindi non ricostruiscono solo i reati e l’egemonia dei fratelli Cuomo, ma anche di capire le dinamiche di territorio con il clan D’Elia.
Ma a seguito di una violenta sparatoria avvenuta il 25 ottobre 2016, le indagini hanno trovato nuove piste da seguire. In quel caso i poliziotti fermarono anche Marco Iannone e Mario Tortora. Il quadro delle indagini ha consentito di sviluppare l’operatività dei fratelli D’Elia sul territorio, soprattutto sullo spaccio di sostanze stupefacenti, corroborata anche da alcuni sequestri da parte degli uomini del Commissariato di Nocera Inferiore.
Sempre nell’ambito del contrasto allo spaccio di sostanze di stupefacenti le indagini del ROS hanno permesso di individuare un terzo gruppo criminale dedito al transito e allo spaccio, attivo nel rione Piedimonte, facente capo a Giuseppe Bergamelli e Giuseppe Abate (figlio del noto boss Mario Abate).
Particolarmente significativo della pericolosità di tale gruppo, che Bergamelli è stato arrestato per il possesso di una pistola calibro 9×21 con matricola abrasa, avvenuto lo scorso 2 ottobre 2015 proprio all’interno dei locali della pizzeria “Tutta nata Storia” dove lavorava Abate Giuseppe.
Il Gip di Salerno, nel provvedimento emesso, ha disposto per 21 persone la custodia in carcere mentre altri sei soggetti sono indagati in stato di libertà. Con oggi si arriva alle arringhe finali di un’indagine iniziata nel 2014 e coadiuvata anche dalla Direzione Antimafia.

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