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Sanità accreditata: la Cgil presenta la “mappa” critica nel Salernitano

Diverse le vertenze aperte sul territorio, mensilità arretrate di oltre un anno per centinaia di dipendenti

Marco Rarità

Una vera e propria “mappa” delle vertenze aperte nella sanità, quella tracciata dai sindacalisti Cgil per quanto riguarda il settore accreditato della sanità.

«C’è Villa Caruso nel territorio di Roccapiemonte, è una Rsa e abbiamo perso la contabilità degli stipendi, nel senso che c’è un ritardo di 17 mensilità – ha dichiarato Angelo Di Giacomo – Poi c’è il gruppo Silba, composto da tre strutture, villa Alba a Cava de’Tirreni, il centro di Montesano e villa Silvia. Queste tre, per lo stesso gruppo vantano oggi quattro mensilità con le rimesse correnti. In particolare la struttura del centro di riabilitazione di Montesano non è stata accreditata, è un problema tecnico che abbiamo posto alla commissione della sanità nonché all’Asl. Ho fatto richiesta sugli atti di trasparenza, per avere le piante organiche per confrontarci con le aziende.

In alcune realtà si evoca ancora esubero del personale per andare in cassintegrazione in deroga e contratti di solidarietà. Dobbiamo verificare con le piante organiche che abbiamo chiesto all’Asl – ha proseguito Di Giacomo – Ci sono altre strutture dell’accreditato in difficoltà come la riabilitazione, l’Anffas che sta in cassintegrazione in deroga, centro di riabilitazione Vibonati stesso discorso. Poi c’è la questione del centro Ises di Eboli che è stato ritenuto non accreditabile, lì abbiamo 90 dipendenti che per il momento non ricevono stipendi di diversi mesi».

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