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Salernitana in picchiata sull’Ascoli, tris di reti al Del Duca

Boccata d'ossigeno per la deficitaria classifica granata e la traballante panchina di Colantuono. Battuta una diretta concorrente per la sopravvivenza cadetta con la doppietta di Bocalon ed il gol di Casasola

Alfonso Maria Tartarone

ASCOLI-SALERNITANA 1-3 (0-1)

ASCOLI (3-5-1-1). Agazzi; De Santis, Padella, Gigliotti, Baldini (14′ st D’Urso), Addae, Buzzegoli, Kanouté (30′ Ganz), Mignanelli, Clemenza (29′ st Carpani); Monachello. A disp.: Lanni, Colantonio, Pinto, Cherubin, Castellano, Perri, Varela. All.: Cosmi.
SALERNITANA (4-3-3). Radunovic, Casasola, Tuia, Schiavi, Pucino (16′ st Popescu), Minala, Signorelli (32′ st Zito), Kiyine, Di Roberto, Bocalon, Sprocati (38′ st Odjer). A disp.: Adamonis, Asmah, Monaco, Vitale, Mantovani, Della Rocca, Akpa Akpro, Rosina, Palombi. All. Colantuono.

MARCATORE. 29′ pt e 25′ st Bocalon, 20′ st Casasola, 49′ st Carpani.
ARBITRO. Nasca di Bari.
NOTE. Ammoniti: Signorelli, Kiyine, Casasola, Mignanelli; calci d’angolo: 6-7; minuti di recupero: 3′ pt e 4′ st.

Salernitana in “picchiata” sull’Ascoli. Bocalon, doppietta, e Casasola firmano il ritorno al successo della compagine granata dopo un digiuno durato sei turni. Boccata d’ossigeno per la deficitaria graduatoria e per la traballante panchina di Colantuono. LA PARTITA. Punti in palio pesantissimi, parliamo di compagini in lotta per la sopravvivenza cadetta, e nulla da segnalare dal “Del Duca” nei primissimi giri di lancette. La prima sortita offensiva è firmata dai padroni di casa. Al quinto è Kanouté a provarci dalla distanza, Signorelli ben appostato manda in corner. I granata, a secco di successo da sei giornata e sopratutto di certezze, restano a guardare. Gli unici a provarci sono Di Roberto, asssit fallito per il libero Bocalon in area di rigore, e Kiyine, destro debole e centrale. I piceni, invece, seppur in difetto di mira appaiono più volenterosi e coraggiosi nel tentare la via della rete. L’occasionissima, però, passa per i piedi di Pucino. Il difensore, campo libero con un avversario a terra, non riesce ad indirizzare la sfera verso il centravanti ex Alessandria: ad un passo dalla linea bianca di porta. Il match cambia completamente volto. E’ la Salernitana, nei limiti del possibile, a tenere in apprensione il pacchetto arretrato dell’Ascoli. E’ sempre l’ultimo ostacolo, il passaggio vincente, a non essere superato. Di Roberto e Pucino i più volitivi. Da un calcio piazzato dell’ex Perugia, calciato in equiliibrio precario, i granata sfiorano la marcatura con una deviazione in barriera. La supremazie territoriale si trasforma in vantaggio al giro di lancette ventinove. La difesa marchigiana, sul lancio chirurgico di Kiyine, non tiene conto dell’inserimento di Bocalon: piatto al volo e Salernitana avanti. La risposta dei padroni di casa? Tiri dalla bandierina e poco altro. Anzi, sono i campani a non chiudere la contesa (sempre con il numero 24 che non aggancia il superlativo lancio di Sprocati) prima del duplice fischio di chiusura. Giove Pluvio prende di mira il “Del Duca” nella ripresa. Campani ancora protagonista. Sprocati non finalizza la ghiotta opportunità offertagli da un Bocalon in versione trequartista. Si rivede anche l’Ascoli. Brividi lungo la schiena di Radunovic al minuto otto. Lo stacco aereo di Ganz, gettato nella mischia da Cosmi dopo lo svantaggio ed il contemporaneo infortunio di Kanouté, termina la sua corsa fuori di un niente. Azione successiva e Tuia non approfitta di una uscita a vuoto di Agazzi. Implacasbile, giro di lancette venti, è un altro difensore: Casasola. Punizione di Kiyine, sempre lui, e zampata mancina di un altro ex Alessandria per il raddoppio della Salernitana. Marchigiani nel pallone e granata che calano il tris cinque minuti più tardi. Azione manovrata e Bocalon, finalmente nel ruolo di cecchino consumato, non perdona. A conferma di un sabato perfetto, ecco anche la super parata di Radunovic su ravvicinata conclusione di Ganz. Sbaglia, con identica modalità, anche il centravanti di Colantuono. La partita è oramai archiviata. Exploit in trasferta per Schiavi e compagnia (quasi accompagnato nel recupero da un euro gol di Kiyine, più che meritato a dirla tutta, e la rete della bandiera dei bianconeri con Carpani). Che sia una ripartenza per un più avvincente campionato?

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