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Salernitana bella a metà ed in gondola con il successo: Venezia ko 3-2

All'Arechi primo tempo di marca granata con le reti di Zito, Ricci e Palombi. Accenno di rimonta lagunare con Firenze e Bentivoglio nella ripresa

Alfonso Maria Tartarone

SALERNITANA-VENEZIA 3-2 (3-0)
SALERNITANA (3-4-1-2). Adamonis, Mantovani, Schiavi, Popescu (41′ st Tuia), Pucino, Odjer, Ricci, Zito, Sprocati, Rossi (27′ st Bocolan), Palombi (9′ st Signorelli). A disp.: Russo, Di Roberto, Kiyine, Alex, Rodriguez. All.: Colantuono.
VENEZIA (3-5-1-1). Audero, Andelkovic, Modolo (1′ st Firenze), Domizzi, Zampano, Stulac, Bentivoglio, Pinato, Garofalo, Fabiano (31′ st Geijo); Zigoni. A disp.: Vicario, Gori, Cernuto, Bruscagin, Del Grosso, Soligo, Suciu, Mlakar, Marsura. All.: Inzaghi.
MARCATORE. 5′ Zito, 29′ Ricci, 35′ Palombi, 3′ st Firenze, 7′ st Bentivoglio
ARBITRO. Baroni di Firenze (Tarcisio Villa-De Troia; quarto uomo: Nicoletti)
NOTE. espulsi: 50′ st Ricci e Bentivoglio; ammoniti: Sprocati, Gaijo, Odjer; calci d’angolo: 12 a 3; minuti di recupero: 1′ pt e 6′ st.

Salernitana bella a metà ed in gondola con il successo. Zito, Ricci e Palombi piegano il Venezia nella prima frazione di gioco. Accenno di rimonta dei lagunari nella seconda parte di contesa con Firenze e Bentivoglio. Colantuono ed i suoi ragazzi ritrovano i tre punti dopo un digiuno di 180′. LA PARTITA. Durante i primissimi minuti di gioco le due formazioni faticano a trovare varchi giusti per impensierire i rispettivi pacchetti arretrati. Al primo affondo, però, la Salernitana punisce il Venezia. Giro di lancette cinque: Pucino indirizza la sfera verso il cuore dell’area di rigore, Rossi svetta di testa e sulla respinta del portiere è Zito il più lesto a ribadire in fondo al sacco. Poco più tardi ci prova anche il nuovo arrivato Palombi, scuola Lazio, non assistito da ugual fortuna. Dell’undici di Pippo Inzaghi, i cui numeri parlando di una squadra nettamente più audace fuori dalle mura amiche, ancora nessuna traccia. E’ targata quattordicesimo, dopo un possesso di palla sterile, la prima conclusione verso lo specchio della porta difesa da Adamonis. A provarla senza particolare precisione, complice una disattenzione di Ricci, è il centrocampista Pinato. I padroni di casa, senza particolari sforzi, tengono a bada gli avversari e provano con qualche ripartenza (affidate a Sprocati e l’ex Avellino) a rendere più ardua la vita a Domizzi e compagnia. In una di queste, con Ricci ad impostare ed il solito Pucino a rifinire, è proprio la pedina romana a centrare il bersaglio (decisiva probabilmente la deviazione di uno stopper veneto) per il raddoppio granata. I lagunari fanno acqua de tutte le parti e superato il trentesimo minuto è Palombi, anticipato in extremis da Audero, a mancare il tris. Trascorrono sessanta secondi ed il centravanti non sbaglia. Tocco facile facile, dopo la deviazione dell’estremo difensore su tiro di Sprocati, a pochi passi dalla linea bianca di porta per bagnare nel migliore dei modi l’esordio con la Salernitana. Al duplice fischio solo applausi per la formazione di Colantuono. Ad inizio ripresa, subita la strigliata di Inzaghi nello spogliatoio, è il Venezia a premere il piede sull’acceleratore. Quattro giri di lancette, dal 3′ al 7′, e la contesa cambia pelle. Gli arancioneroverdi approfittano del rilassamento campano e accorciano le distanze con Firenze, destro sotto misura, e Bentivoglio, fendente che trova impreparato Adamonis. I granata accusano il colpo, faticano a riorganizzarsi e continuano a subire il forcing avversario. Da affidare alla moviola, però, un intervento sospetto in area di rigore ai danni di Odjer. L’ex tecnico di Atalante e Bari, comprendendo il momento non brillante dei suoi, prova a rinforzare la linea mediana (reparto maggiormente in affanno): dentro Signorelli, fuori un generoso ma corto di fiato Palombi. Sul manto erboso regna più l’istinto che la logica. Da una parte c’è un Venezia smanioso di giungere al pareggio, dall’altra una Salernitana alle prese con il timore di scoprirsi ed essere trafitta con una ripartenza. Di vere palle gol, comunque, nemmeno a parlarne. E’ Zigoni al 38′ a sprecare la ghiotta occasione del possibile pareggio. La retroguardia campana balla paurosamente e l’attaccante, libero di battere a rete, pesca sulla sua strada un superbo Adamonis. Risponde la compagine granata. Bocalon viene tamponato sul più bello da Domizzi. In un interminabile recupero, praticamente nove giri di lancette tra una perdita di tempo e l’altra, bisogna segnalare i cartellini rossi sventolati a Ricci e Bentivoglio ed il poker di reti mancato da Bocolan e Odjer. I tre punti, alla fine, restano a Salerno.

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