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Da “Salam” a Tonino “o’ pumpiere”, ecco i trafficanti di hashish a Salerno e provincia

I dettagli dell'operazione Casablanca che ha smantellato il sodalizio criminale: gli italiani si occupavano anche dello spaccio a Salerno al dettaglio, i marocchini lavoravano sull'Agro

La Squadra Mobile di Salerno, su delega della Procura della Repubblica di Salerno, Direzione Distrettuale Antimafia-, ha eseguito 14 misure cautelari, di cui 12 in carcere e due degli arresti domiciliari, nell’ambito di un’operazione denominata “CASABLANCA”, nei confronti di un’organizzazione criminale composta da cittadini italiani e marocchini dedita al traffico di droga dal Marocco verso il capoluogo e la provincia di Salerno (Scafati, Nocera Inferiore e Pagani).

Le indagini, avviate in seguito all’arresto in flagranza, nella serata del 6 novembre 2014, da parte della Squadra Mobile di Salerno di Antonio Franceschelli, Abdelhadi El Ghali e un terzo uomo, con il contestuale sequestro di 20 kg di hashish e la somma di 33 mila e 900 euro in possesso di Antonio Franceschelli, tale da consentire la commercializzazione di 11mila e 400 dosi stante l’ingente quantitativo da introdurre sul mercato cittadino. Le indagini hanno da subito fatto ritenere di trovarsi innanzi a soggetti inseriti all’interno di un sodalizio delinquenziale più numeroso ed articolato.

Tra i fermati, quindi, Luca Franceschelli, Antonio Francheschelli, Antonio Esposito ( che si occupava anche della vendita al dettaglio ai consumatori finali a Salerno città), Fabio Salzano, Antonio D’Elia (detto Tonino o’pumpiere, anche si occupava dello spaccio a Salerno) , Bruno Petrosino, Francesco D’Elia, perchè si associavano tra loro allo scopo di commettere più delitti di acquisto, trasporto, vendita, distribuzione e cessione di sostanza stupefacente di tipo hashish, costituendo così un’associazione dotata di una stabile organizzazione con ripartizione dei compiti.

Altri cinque gli arrestati di nazionalità marocchina: El Ghali Hassan, El Ghali Abdelhadi, El Ghali Modammed e altri due uomini di cui la Procura ha attualmente omesso l’identità.  Hassan El Ghali, detto anche Salam, è stato riconosciuto come il vero organizzatore del sodalizio criminale, curava anche direttamente il trasporto del materiale. Operavano lo spaccio soprattutto a Pagani, Nocera Inferiore e dintorni dell’Agro.

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