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Presentato a Palazzo di Città il “Codice Commentato dell’Impresa e delle società”

A cura del professore Giuseep Fauceglia, l'incontro di questa mattina, è stato un importante momento di discussione su dottrina, giurisprudenza e prassi dopo la riforma del diritto societario

admin

A gennaio il “nuovo” diritto delle Società compirà il suo quindicesimo compleanno, eppure in relazione alle ulteriori novità legislative (nel 2016 abbiamo conosciuto le c.d. società benefit, poi le nuove disposizioni delle società in house ecc.) e ai diversi problemi che la pratica presenta, sussistono questioni tutt’altro che risolte. A fronte di tali problematiche il codice dell’impresa e delle società, ha contribuito a creare una impostazione di particolare importanza e una unità nella risoluzione delle questioni in materia di diritto di impresa e delle società. In relazione a ciò, questa mattina è stato presentato a Salerno presso il Salone dei Marmi del Palazzo di Città il “Codice Commentato dell’Impresa e delle società”, (edizione del novembre 2017 – Pacini – Pisa) a cura del Prof. Avv. Giuseppe Fauceglia. Nell’occasione si è tenuto un importante convegno su Dottrina, giurisprudenza e prassi dopo la riforma del diritto societario, che ha visto la partecipazione di giuristi provenienti da diverse Università italiane.
Gli argomenti discussi di maggior interesse pratico sono stati:
– Il passaggio generazionale nelle società e nelle imprese italiane tra efficienza allocativa e salvaguardia del valore dell’impresa,
– La contaminazione tra ”tipi” di società (società di capitali e società di persone) e tra “modelli” (società private e società pubbliche)
– L’interesse della società e il contrattualismo nelle società per azioni
– La responsabilità degli organi gestori e di controllo: verso un modello unico di responsabilità ( società di persone e di capitali – società pubbliche).
Il codice commentato presentato oggi a Salerno, raccoglie l’esperienza di chi ha coordinato l’opera, nonché di chi per anni si è dedicato agli studi di diritto societario. Risulta, dunque, essere uno strumento indispensabile sia per lo studioso che per l’operatore del diritto nell’esercizio della propria attività.

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