Terra irpina quasi tabù per la Salernitana nei suoi precedenti con i verdi avellinesi. Infatti salta all’occhio un dato particolarmente emblematico : nei 18 scontri fin qui disputati 7 vittorie dei verdi, 8 pareggi e solo 3 vittorie per la Salernitana. Numeri che sembrano essere una spada di Damocle in vista dell’incontro di sabato ma che certamente non scoraggeranno dal recarsi al Partenio Lombardi oltre 1000 tifosi granata per una vigilia di Natale che si preannuncia caldissima malgrado il freddo di questi giorni. Ma procedendo con ordine va detto che i derby tra avellinesi e salernitani sono stati sempre conditi da slogan e cori che hanno segnato la lunga storia di queste sfide fin dal vecchio piazza d’armi storico stadio nel centro di Avellino che ha lasciato poi spazio al Partenio-Lombardi. Ebbene chi è avanti negli anni ricorda sfide accesissime, polizia mobilitata, sfottò’ a go go che erano il sale del calcio, di quel calcio ancora ruspanti no. Ora tutto è cambiato ma lo sfizio di disputare questo derby non è mai tramontato. E nel corso di tutti questo anni ci sono stati tanti calciatori che hanno indossato entrambe le maglie e tanti allenatori che si sono anche scambiato le panchine. Un elenco lungo ma noi ci limitiamo a citare Mauro Pantani o Antonio Capone del passato con Franco Colomba che ha allenato entrambe le squadre. Passando di giorni nostri c’è la doppia maglia di Biancolino che poi fece arrabbiare i salernitani perché torno ad Avellino rinnegando la sua militanza a Salerno mentre anche Terracciano e Zito hanno vissuto casi analoghi giocando nelle due squadre. Insomma un derby effervescente che nasce nel l’incertezza visto che le due squadre sono nei bassifondi della classifica reduce entrambi da sconfitte con il medesimo punteggio contro Bari e Carpi.
di Enzo Sica
