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PRC, sciopero della fame in solidarietà con i prigionieri palestinesi

Militanti ed iscritti del partito di Baronissi digiuneranno per 24 ore

I militanti e gli iscritti del circolo del Partito della Rifondazione Comunista “G. Puletti” – Baronissi, recepiscono l’invito della federazione provinciale del Partito della Rifondazione Comunista, iniziando da oggi lo sciopero della fame per 24 ore a turnazione in solidarietà con gli oltre 1.700 detenuti politici palestinesi che da 18 giorni stanno digiunando rivendicando di poter ricevere le visite dei loro familiari; la fine dell’isolamento a cui sono sottoposti (alcuni da svariati anni); la fine degli arresti arbitrari di massa e senza la formalizzazione di nessun tipo di accusa; la fine delle torture, dei maltrattamenti e delle misure punitive a cui sono sottoposte in modo sistematico (compresi, spesso, donne e minori); l’assistenza e cure mediche e diritto all’istruzione; la fine della disumanità con cui vengono trattati i prigionieri durante i trasferimenti.
Le rivendicazioni dei prigionieri palestinesi non sono null’altro che il rispetto e l’attuazione dei diritti fondamentali previsti dalla stessa legislazione internazionale.
Semplicemente, con il nostro digiuno, non vogliamo far altro che dare risonanza alle condizioni dei prigionieri palestinesi e per informare l’opinione pubblica dato che questa notizia non ha avuto alcuna risonanza. Lo spirito è quello di innescare una solidarietà nonostante la diversità di condizioni e la lontananza geografica per rivendicare pace, libertà e diritti per tutte e tutti.
Informiamo inoltre che il primo compagno a dare inizio allo sciopero della fame sarà il Segretario Cittadino del Circolo Nicola Comanzo. Il giorno successivo (5 maggio 19° giorno di sciopero dei prigionieri palestinesi) sarà il “turno” di Angelo Orientale responsabile provinciale dipartimento “Pace, disarmo e solidarietà internazionale”.

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