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Pedofilia, maxi risarcimento per innocenti finiti in carcere

I fatti risalgono al 2010 e vedono coinvolti una 15enne e la sua famiglia

Era gennaio del 2010 quando Cetara finisce nell’occhio del ciclone per un giro di pedofilia che avrebbe visto coinvolto un intero nucleo familiare e i vicini di casa, ai danni di un’adolescente. Oggi, la Corte d’appello di Salerno potrebbe pagare più di un milione di euro di risarcimento. Stando a quanto riporta Il Mattino, all’epoca dei fatti, la 15enne affermò di essere stata vittima di abusi sessuali da parte dei genitori, del fratello e del vicino di casa, costretta a girare film video porno che in breve tempo avrebbero fatto il giro del paese, senza che nessuno battesse ciglio. Lo scorso mese di luglio, i pm Cristina Giusti e Vallervedina Cassaniello, dopo 6 anni di indagine, hanno chiesto e ottenuto dal Gip l’archiviazione per insufficienza probatoria. Le persone coinvolte nella maxi richiesta poi rivelatasi un flop, ovvero padre, fratello e vicino di casa, scontarono in carcere 9 mesi da innocente. Ora, attraverso gli avvocati Antonio Bruno e Gaspare Dalia, hanno fatto istanza di risarcimento: per il padre e il fratello c’è una richiesta di circa 500mila euro ciascuno mentre per il vicino di casa, c’è invece una richiesta pari a 300mila euro. Un maxi risarcimento che non basterà a ricomporre un nucleo familiare distrutto. A causa della vicenda, infatti, la ragazzina fu allontanata e affidata ad una comunità, i suoi genitori si separarono e l’uomo perse il lavoro. Nonostante sia stata appurata la sua innocenza, molti in paese lo definiscono ancora “un mostro” che ha abusato della figlia.

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