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Peculato e falso, arrestato per Intertrade Antonio Luciani

Ai domiciliari su ordinanza applicativa di misura cautelare il vice segretario generale vicario della Camera di Commercio di Salerno

Su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno i militari del nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Salerno hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa di misura cautelare personale degli arresti domiciliari nei confronti di Antonio Luciani. A lui contestate condotte di peculato e falso in qualità di ex responsabile amministrativo dell’Intertrade, l’azienda speciale della Camera di Commercio di Salerno, attualmente in fase di liquidazione. Nel corso dell’operazione sono stati eseguiti sequestri di beni per un valore complessivo di oltre 500mila euro con il coinvolgimento di una decina di soggetti indagati. Antonio Luciani è attualmente vice segretario generale vicario della Camera di Commercio di Salerno e, congiuntamente, dirigente area finanze affari generali e gestione risorse umane. Gli attuali vertici della Camera di Commercio salernitana risultano estranei alle condotte ipotizzate. L’operazione “Intertrade” è stata avviata nel settembre 2015, con la prima di una serie di perquisizioni eseguite dai finanzieri su delega della Procura della Repubblica, volte a reperire ed esaminare la documentazione dell’azienda speciale. In particolare, è stata ricostruita la destinazione di ingenti contributi pubblici nazionali e regionali da destinare a progetti di sviluppo e promozione delle imprese locali dei settori pellettiero e vitivinicolo. Gli accertamenti dei finanzieri hanno posto in luce una generalizzata mala gestio, poichè le iniziative per le quali i contributi sono stati percepiti dall’Intertrade risultavano solo in parte realizzate e le somme venivano distolte dalle finalità istituzionali. Sono state quindi contestate dalla Procura condotte di falso, peculato, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e abuso d’ufficio, nei confronti di una decina di indagati, tra cui Antonio Luciani. Le dichiarazioni rese in interrogatorio e le memorie difensive presentate dagli indagati sono state oggetto di riscontri che hanno rafforzato l’ipotesi accusatoria. A settembre di quest’anno sono partiti i primi sequestri di denaro, immobili e auto, in forza di apposto decreto emesso dal Gip del Tribunale di Salerno, di valore pari all’importo delle somme truffate.

Nel prosieguo delle indagini è stato ricostruito il passaggio di denaro con cui Antonio Luciani, operando direttamente sui conti bancari dell’Intertrade, pur avendo formalmente cessato ogni incarico, disponevi bonifici per il pagamento di rate del mutuo della propria abitazione, per circa 30mila euro, risultati del tutto ingiustificati e prelevati da un conto dedicato alla promozione all’estero dei vini salernitani d’eccellenza. Sulla base degli elementi d’indagine così raccolti dal Gip del Tribunale di Salerno ha ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza per l’adozione del provvedimento degli arresti domiciliari, oltre al sequestro delle ulteriori somme indebitamente sottratte.

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