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Nocera Superiore, gli bruciano la bandiera della Salernitana

La storia di un tifoso granata: “Mi ha fatto male al cuore”

admin

Un ragazzo tifosissimo della Salernitana, vittima di bullismo per aver esposto la bandiera della sua squadra del cuore. Quando la rivalità sportiva sfocia in idiozia con l’aggravante della vigliaccheria. Un inquietante segnale di degrado sociale e culturale è quanto accaduto nelle ultime ore a Nocera Superiore.
“Mi ha fatto male al cuore.” Così Andrea Gentile ha commentato un gesto balordo e stupido che lo ha visto, suo malgrado, protagonista. Andrea, un giovane Down di 40 anni, vive con sua mamma, una forte donna di 80 anni, a Nocera Superiore. Sono originari di Salerno.
Ed Andrea è un tifosissimo della Salernitana. Allo stadio lo portava sin da bambino la sorella Maria. E di quella maglia si è innamorato. La sua gioia quando la Salernitana ha vinto il campionato ottenendo la promozione in serie B lo ha portato a rappresentare a tutti la sua emozione esponendo sul balcone di casa la bandiera granata. Peccato però che qualche persona ottusa ha deciso di strappare quel simbolo che per Andrea vale tantissimo.
Gli amici, i conoscenti, i famigliari di Andrea, dispiaciuti gli propongono di esporre un’altra bandiera ad un piano più alto, così speravano, che nessuno potesse fare di nuovo del male al giovane. Ma non è stato così, anzi è andata peggio perchè la bandiera è stata bruciata.
I teppisti, pseudo tifosi, hanno utilizzato una lunga asta, con una spugna imbevuta di benzina. E le hanno dato fuoco. Due giorni prima uno di loro aveva avuto anche il tempo di minacciare l’anziana madre di Andrea invitandola a togliere quel simbolo di una squadra avversa.
Una storia che non fa onore allo sport, al calcio, a quello che una passione può rappresentare in una persona che nella vita non ha avuto molta fortuna.

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