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Menichini: “Voglio restare a Salerno. Il mio contratto si è già rinnovato con la promozione”

Sul finale di campionato: "Vogliamo il massimo. Cercheremo di fare più punti possibili". Possibile un ampio turn over.

admin

Ancora inebriato dal bagno di folla che ha accompagnato la squadra nella giornata di ieri, Menichini ha incontrato i giornalisti alla vigilia della gara con il Messina. Poco spazio per le disquisizioni tecniche perché ormai l’attenzione è proiettata al futuro. Soprattutto il suo: “Sapete che c’è un contratto che si rinnova automaticamente – afferma il tecnico – Ho letto da qualche parte che qualcuno avrebbe ipotizzato diverse mie scelte ma io non ho mai dichiarato nulla a riguardo e sono contento di restare a Salerno. Abbiamo ottenuto questa promozione riempendo lo stadio e battendo tantissimi record e questo inorgoglisce me ed il mio gruppo”. Chissà cosa ne pensa la società. “Bisognerebbe chiedere a Lotito e Mezzaroma. Io voglio restare. Chiedete alla proprietà, loro possono parlare di futuro. Da parte mia c’è grande serenità, sono concentrato su questo finale di campionato e non vedo altre problematiche”.
Intanto c’è la gara con il Messina da onorare al meglio senza pensare troppo ai festeggiamenti: “Ci sono diverse partite dalle quali vogliamo trarre il massimo senza fare calcoli, cercando di portare a casa più punti possibili. Ieri c’è stato un bagno di folla, sappiamo quanto la provincia di Salerno sia vicina alla squadra. Siamo contenti di aver regalato questa soddisfazioni dopo anni di purgatorio”. Da più parti si è fantasticato sulla non partecipazione del tecnico ai festeggiamenti. Lo stesso Menichini prova a chiarire tutto: ” Non ho festeggiato con la squadra perché sono uscito dallo stadio alle 21 ed avevo voglia di andare a salutare la mia famiglia. Sono salito sul pullman e sono sceso al Mediterranea sapendo che avremmo finito di festeggiare alle 3 di notte. Ero stanco e ho deciso di lasciare la scena ai miei calciatori ma sono stato vicino a loro col cuore”. Facilmente ipotizzabile un turn over: “Devo parlare con tutti per capire chi ha le motivazioni per scendere in campo. Ci possono essere degli avvicendamenti ma devo ancora decidere chi sarà in grado di scendere in campo”.
Per finire un rapido ricordo sui momenti chiave della stagione: “La partita col Benevento resterà una pietra miliare, era uno scontro diretto ed eravamo sotto di due punti, non vincere ci avrebbe precluso la vittoria del campionato. Di contro c’è stata qualche partita andata male, ma abbiamo perso 5 partite, pareggiate 7 e vinte 25. Chiaro, quando si perde c’è sempre delusione ma c’è tanta soddisfazione e queste piccole delusioni si cancellano”.

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