Cambia modulo e conquista il primo mezzo sorriso dell’anno Gianluca Grassadonia, il tecnico della Pro Vercelli che ha fermato il Brescia in casa nell’ultimo match terminato 0-0. Un punto che, nonostante un inizio da incubo, fa morale in casa piemontese. Abbandonato il 3-5-2, Grassadonia ha schierato i suoi uomini disegnando un 4-3-1-2, un centrocampo quasi a rombo con Firenze, vertice alto e Vives vertice basso.
Dopo le 7 reti subite il portiere Marcone è reduce da una buona prestazione in casa delle Rondinelle, quasi il migliore in campo per aver donato maggiore serenità al reparto difensivo. Sull’esterno a destra agisce e probabilmente agirà Ghiglione, bravo a contenere, un po’ meno nel proporsi. Ottima, invece, la partita dei due centrali Legati e Bergamelli, quest’ultimo all’esordio con la maglia bianca. Generoso come sempre, sulla sinistra Mammarella. Il regista assoluto di questa squadra è Vives, è lui a dettare tempi di gioco e posizioni, un secondo allenatore per la Pro in campo. Sui lati agiranno quasi certamente Germano e Castiglia. Vertice alto del rombo, con libertà di svariare un “pallino” di Grassadonia, già a Pagani, Firenze. In avanti la coppia Rovini e Morra. Il primo tecnicamente superiore al secondo, molto più mobile così come Firenze, più punta di riferimento invece Morra che comunque a Brescia si è dato da fare lottando su ogni pallone.
Dopo tre sconfitte consecutive era inevitabile il malumore in casa biancocrociata, il patron Massimo Secondo però ha esternato tutta la sua fiducia in Grassadonia, soddisfatto soprattutto per il punto conquistato a Brescia, ha parlato anche del progetto della Pro Vercelli, ovvero la mentalità di valorizzare i giovani menzionando anche Mattia Sprocati: “Ho visto il gol che ha fatto con la Salernitana, speriamo non si ripeta martedì” ha dichiarato il presidente dei Leoni.
