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La storia di una cilentana: mamma “coraggio” e il dramma di un tumore

Un tumore al cervello e incinta, la paura e decisioni da prendere, poi l'intervento in Grecia: il suo è diventato un caso scientifico internazionale

Una storia raccontata dal quotidiano Il Mattino, oggi in edicola, quella di una mamma e donna cilentana, di Casal Velino. Angela Bianco ha 29 anni e tre anni fa ha vissuto un vero e proprio dramma legato a un tumore maligno al cervello mentre era in dolce attesa. “Non volli abortire pensando di salvare solo me stessa. Mio dovere era far nascere lei” le parole di Angela che si racconta a Il Mattino, fu costretta a lasciare l’ospedale di Bari dove era in attesa delle autorizzazioni necessarie all’intervento sul tumore con il “cyberknife”, il robot anti-cancro che avrebbe salvato la sua vita e quella della bimba che portava in grembo ma il “sì” dalla Regione Puglia non arrivò. Così Angela fu costretta a spostarsi ad Atene: “Ero assillata da un dramma sconvolgente, farmi curare e tentare la salvezza con una chemioterapia che avrebbe devastato il corpo di mia figlia in grembo, oppure tentare una strada di chirurgia avanzatissima come quella del cyberknife?” ha dichiarato la donna, come si legge nell’articolo, in Grecia Angela viene operata dal neurochirurgo cilentano Leo Romanelli, medico con radici scientifiche americane che con il cyberknife garantisce la sopravvivenza della bimba in grembo e l’intervento sul tumore al cervello. Da quel giorno il caso di Angela diventa un caso scientifico internazionale, viene pubblicato anche dalla rivista Physica Medica, e oggi quel dramma è un lontano ricordo legato alla nascita della splendida bimba Francesca Pio, che oggi ha due anni e vive con la mamma e il papà nella sua casa nel cuore del Cilento.

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