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La Salernitana non ammaestra il delfino, 0 a 0 (pt) all’Adriatico

Tanta buona volontà e poca lucidità in Abruzzo. I granata pericolosi con il solo mancino di Zito. Il Pescara sciupa con Pettinari e Mazzotta

Alfonso Maria Tartarone

PESCARA-SALERNITANA 0-0 pt

PESCARA (4-3-3). Fiorillo, Balzano, Gravillon , Perrotta, Mazzotta, Valzania, Carraro, Brugman, Yamga, Pettinari, Mancuso. A disp.: Savelloni, Elizalde, Fiamozzi, Campagnaro, Machin, Proietti, Baez, Bunino, Capone, Cocco. All.: Zeman.
SALERNITANA (3-5-2). Radunovic, Casasola, Schiavi, Monaco, Pucino, Della Rocca, Minala, Zito, Popescu, Palombi, Sprocati. A disp.: Adamonis, Russo, Vitale, Tuia, Kiyine, Signorelli, Bocalon, Di Roberto, Rossi, Rosina. All. Colantuono.

ARBITRO. Martinelli di Roma 2.
NOTE. Ammoniti: Schiavi; calci d’angolo: 2-1; minuti di recupero: 1′ pt.

La Salernitana non “ammaestra” il delfino. All’Adriatico è pari in bianco al termine dei primi quarantacinque giri di lancette. Il Pescara volenteroso e sciupone con Pettinari e Mazzotta. Granata pungenti con il solo Zito. IL PRIMO TEMPO. Non perdono tempo i padroni di casa. Trascorrono poco meno di sessanta secondi e Brugman prova a bucare la rete avversaria su calcio piazzato. Mira e potenza non sono delle più lusinghiere. I granata replicano al quarto giro di lancette. Debole, nel cuore dell’area di rigore, lo stacco aereo di Schiavi. I ragazzi di Zdenek Zeman, nonostante le ultime opache prestazioni, appaiono intraprendenti e determinati. Di contro, invece, i campani attendono la chance giusta per colpire in contropiede. Opportunità da sfruttare in pieno al cospetto delle formazioni, gracili difensivamente, guidate dal boemo. Di vere e proprie conclusioni verso lo specchio della porta, però, nemmeno l’ombra. Sul taccuino, superato i primi quindici minuti, da segnalare un tiro-cross di Palombi a cui risponde, in maniera decisamente approssimata ma non risolutiva per la Salernitana, il portiere Fiorillo. Incredibile (su ripartenza dei delfini) quanto accade dopo centoventi secondi. Valzania, a pochissimi centimetri dal dischetto del rigore, liscia clamorosamente il pallone del possibile vantaggio abruzzese. Al 20′ il pacchetto arretrato granata resta ancora pietrificato. Fortuna vuole che Yamga, libero di agire, non raggiunga il perfetto assist di Pettinari. I granata che non ti aspetti passano attraverso un tocco di spalla (involontario) di Sprocati ed il mancino al volo di Zito. Super il riflesso del pipelet biancoazzurro. Il Pescara preferisce complicarsi la vita e al minuto trenta, con Pettinari prima e Mancuso poi (praticamente a porta vuota), non timbra il cartellino dell’ 1 a 0. Nella prima circostanza, per rimediare all’ennesimo regalo difensivo, decisiva l’uscita a “muro” di Radunovic. Sul finire della prima frazione è il contropiede, da una parte e dall’altra, a farla da padrone. Yagma e Zito, per precisione e mancanza di ossigeno, rimandano l’appuntamento con la marcatura.

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