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La Cgil scende in piazza per fermare la strage di migranti e Salerno si prepara per un nuovo sbarco

Questa mattina in piazza Amendola mobilitazione della Cgil Salerno dopo la tragedia consumata nel Canale di Sicilia

admin

“E’ tempo di fermare queste stragi annunciate prima che raggiungano dimensioni ancora più drammatiche e occorre che in questo momento il nostro Paese non venga lasciato da solo ad affrontare una tragedia che riguarda l’Europa intera”. Recita così il documento consegnato questa mattina alla Prefettura di Salerno da alcuni esponenti della Cgil Salerno, che sono scesi in Piazza Amendola, insieme ad alcuni migranti che vivono a Salerno da qualche mese. La loro testimonianza, di fondamentale importanza, ha aperto tutti alla realtà: scappare da una triste guerra, e da condizioni disagiate per cercare di realizzare un sogno in Italia, come quello di trovare un semplice lavoro. Anselmo Botte, segretario provinciale Cgil, non risparmia critiche amare per l’operazione “Triton”, rivelatasi fallimentare, in quanto ha portato la morte di quasi 2000 migranti in soli 4 mesi. Per questo il documento vale da richiesta di ripristino dell’operazione “Mare Nostrum”, che nonostante il costo più elevato permetterebbe però di salvaguardare le vite umane e inoltre andrebbe ulteriormente rivisto il piano di accoglienza che deve prevedere quote da distribuire equamente tra tutti i Paesi dell’Unione Europea. Intanto Salerno si prepara domani mattina ad accogliere un nuovo sbarco che prevede l’arrivo di 545 migranti a bordo della “Chimera”, nave della Marina militare italiana e 50 di questi dovrebbero restare in territorio campano. Nel pomeriggio di oggi, quindi, atteso il vertice in Prefettura per organizzare l’approdo dei nuovi migranti e la conseguente accoglienza nei centri prestabiliti.

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