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Furti, truffe e raggiri: scatta l’allarme dei pensionati della Cisl

Il segretario generale del sindacato, Giovanni Dell'Isola, illustra la necessità di potenziare I controlli delle forze dell'ordine e le reti sociali

admin

La Federazione dei pensionati della Cisl di Salerno accende i riflettori su un fenomeno in netta crescita, quello dei furti, delle truffe e dei raggiri, che potrebbe allargarsi anche alle comunità della provincia, visti gli ultimi casi all’interno del capoluogo, dove i furti in appartamento sono aumentati e l’individuazione dei responsabili e della refurtiva non è sempre possibile, nonostante l’encomiabile impegno, gli sforzi e gli apprezzabili risultati già messi a segno dalle forze dell’ordine locali per quanto concerne i problemi di sicurezza. Il sindacato denuncia che gli anziani sono notoriamente a rischio, e, per questo motivo, vivono con estremo disagio le notizie che li vedono sempre più spesso nel ruolo di vittime, soprattutto a Salerno. ”Riceviamo continue segnalazioni da parte dei nostri iscritti- conferma Giovanni Dell’Isola, segretario generale dell’organizzazione- e la preoccupazione aumenta, soprattutto tra quegli anziani che vivono da soli e si sentono sempre più esposti al pericolo”. A tal proposito, Dell’Isola ne approfitta per dispensare alcuni utili consigli di tipo pratico, già presenti nella guida anti-truffe pubblicata dal sindacato, distribuita in migliaia di copie in tutta la provincia: ”Non fornire agli sconosciuti indicazioni nè sul numero di persone che abitano nell’appartamento nè sull’eventuale partenza, evitando di utilizzare per la segreteria telefonica la formula ”siamo assenti”, ma preferire ”in questo momento non possiamo rispondere”, parlando al plurale, anche se si abita da soli, ed indicando solo il cognome sia sul citofono che sulla cassetta della posta, poichè il nome identifica l’individuo, il cognome la famiglia”. Dell’Isola conclude sottolineando l’importanza del potenziamento delle reti sociali, che una volta garantivano maggiore sicurezza. Inoltre, è stato chiesto alle istituzioni, alle forze dell’ordine, ai parenti e a tutti gli organi preposti all’assistenza ”di farsi carico della situazione di solitudine che riguarda le persone più deboli, esponendole ai pericoli”.

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