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FOTOGALLERY – Col Cesena per il riscatto, un film già visto 11 anni fa

I granata, reduci da tre sconfitte consecutive, davano il via ad una serie di cinque successi di fila

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Sarà il Cesena, sabato all’Arechi, a testare la voglia e la capacità di riscatto della Salernitana. Gabionetta e compagni dovranno riprendere il cammino interrotto lo scorso 26 settembre, data a cui risale l’ultimo successo granata (2-1 in casa contro la Ternana). Da allora tre sconfitte in altrettante partite. Tre stop diversi nella forma ma identici nella sostanza. Sabato il Cesena, per ritrovare la vittoria e la consapevolezza nei propri mezzi.

Un film già visto questo, un déjà-vu che i tifosi granata con memoria storica sicuramente ricorderanno. Era la stagione 2004/2005 e sulla panchina granata sedeva Angelo Gregucci, subentrato alla settima giornata all’esonerato Ammazzalorso. I soli sette punti conquistati in 12 turni rappresentavano un bottino magro e preoccupante in ottica salvezza. Alla tredicesima giornata all’Arechi è di scena proprio il Cesena. Allora, come oggi, i granata erano reduci da tre sconfitte consecutive (a Venezia e Modena, con in mezzo lo stop interno contro il Pescara). Tra le fila dei romagnoli diversi elementi che poi sarebbero passati per Salerno, con alterne fortune. A cominciare dal tecnico, Fabrizio Castori, passando per i vari Ingrosso, Ciaramitaro, Ambrogioni, il già ex Rinaudo e l’attuale capitano granata Manolo Pestrin.

Quel match rappresentò la svolta del campionato della Salernitana. Prima Samuele Olivi, poi Raffaele Longo. Il gol di Cavalli a spaventare i padroni di casa, la rete Zaniolo a ristabilire le distanze poco prima dell’intervallo. Palladino su rigore, Ferrarese e Benjamin al tramonto del tempo regolamentare a chiudere l’opera. Tempo finito, 6-1 per la squadra di Gregucci e riscatto compiuto. Quella contro i romagnoli rappresentò la prima di cinque vittorie consecutive (Vicenza e Arezzo tra le mura amiche, Bari e Albinoleffe in trasferta). Quindici punti che, a fine stagione, sarebbero pesati come un macigno nella corsa disperata alla salvezza. La vittoria contro l’Ascoli alla penultima giornata, in un Arechi tracotante di agonismo e passione, consegnò la certezza di una Serie B preservata, prima di essere cancellata a colpi di carte bollate.

Al di là dell’epilogo di quella funesta stagione, che vide il primo fallimento societario nella storia granata, l’auspicio è che quel precedente possa rappresentare  un buon presagio in vista dell’impegno di sabato. Il 5-1 inflitto dalla squadra di Drago allo Spezia, nel posticipo dell’ottava giornata, è il segnale di un Cesena in salute e voglioso di confermare il ruolo di candidata al salto di categoria. Torrente e i suoi uomini, da par loro, dovranno reagire per non compromettere la stagione del ritorno in cadetteria. E per lanciare un segnale ad una tifoseria che chiede a gran voce impegno e determinazione.

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