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Fonderie Pisano: sequestrati tremila tonnellate di ferro segnalato dai tecnici dell’Arpac

Materiale che potrebbe essere "impuro", sporco, quindi potenzialmente inquinante se fuso in altoforno

Prosegue il lavoro del sostituto procuratore Roberto Penna sulle indagini preliminari relative ai presenti collegamenti tra le morti a Fratte e l’inquinamento prodotti dalle polveri sottili emesse dall’impianto delle Fonderie Pisano. Come si legge sul quotidiano Il Mattino, oggi in edicola, l’ultimo screening dei medici presenta diverse ipotesi, visto che molti dei deceduti o malati negli ultimi anni sarebbero anche degli accaniti fumatori. Intanto il nucleo operativo ecologico dei Carabinieri di Salerno, su delega del sostituto procuratore Carmela Polito, ha effettuato nelle ultime ore un sequestro preventivo di circa tremila tonnellate di materiale ferroso, segnalato dai tecnici dell’Arpac nel corso di un controllo all’impianto. Il ferro si trovava nei pressi dell’altoforno ed è stato ritenuto sporco, impuro, quindi potenzialmente inquinante e pericoloso se fuso nei forni. Sempre il personale dell’Arpac adesso lavorerà sul materiale sequestrato per valutare il livello di impurità del ferro, capire se siano stati o meno rispettati i parametri di legge.

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