Il prossimo avversario dei granata in campionato, nella sfida di sabato 24 dicembre allo Stadio Partenio, sarà l’Avellino. Gli irpini, allenati dal subentrato Walter Novellino, ristagnano al penultimo posto in classifica, avendo conquistato solo 17 punti nelle 19 giornate disputate e sono distanti 3 punti dalla zona play-out, con uno score di 12 reti segnate e 26 subite che, con una differenza reti di -18, lo relegano al penultimo posto anche in questa statistica. I biancoverdi non vincono da più di un mese, dalla sfida interna con il Pisa terminata 1-0, e hanno colto nelle ultime quattro giornate un solo punto, nel derby casalingo con il Benevento, perdendo le restanti sfide. Nell’ultima partita, disputata al San Nicola di Bari, gli avellinesi, seppur passati in vantaggio con una rete del veterano Castaldo, sono stati rimontati dai galletti biancorossi e hanno subito la decima sconfitta in campionato, record negativo della competizione. Il nuovo tecnico, subentrato dopo la sconfitta di Cesena, si è dapprima affidato al classico 4-4-2, salvo cambiare tutto poi per la sfida di Bari, dove ha schierato la squadra con un 4-2-3-1, variando modulo e interpreti, senza tuttavia trovare ancora la giusta quadratura del cerchio. La squadra, che ha colto, come la Salernitana, solo 4 vittorie, è un team giovane che si affida in attacco all’esperienza del navigato Castaldi, che ha fatto coppia fissa per tutto il torneo con Ardemagni, avendo segnato però solo due reti a testa. Il capocannoniere della squadra è il giovane scuola roma Verdi, ala destra, autore di ben 4 reti e vera spina nel fianco nelle difese avversarie. La porta è affidata al collaudato Frattali che è difesa, nella maggior parte dei casi dalla linea a 4 formata da Djimisti, in prestito dall’Atalanta, Gonzalez del Verona, Asmah e Diallo, che fanno staffetta con Perrotta e Jidajy. A centrocampo pedina fissa Verdi, con Belloni e Omeonga, scuola Anderlecht, intercambiati con Lasic e Crecco. Novellino, nel derby con la Salernitana, dovrà far a meno dei lungodegenti Molina e Gavazzi e dello squalificato Djimisti.
