E’ stato condannato a sei anni di carcere, senza nessuno sconto di pena, lo scafista libico Pius Austin, con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Come rivelato questa mattina dal quotidiano Il Mattino, e secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori, lo scafista Austin sarebbe stato anche uno degli aguzzini che in Libia segrega i migranti durante i mesi in cui attendono per l’imbarco.
Torture, violenze fisiche e verbali nei confronti di diversi migranti che attendevano una nave per lasciare il paese. Austin è arrivato in Italia, a Salerno, lo scorso 14 luglio con una nave che trasportava circa 934 migranti. Era l’organizzatore di uno dei business più redditizi, gestiva i soldi dei migranti, li segregava e picchiava prima di farli imbarcare. Per Austin, questo, era un vero e proprio “lavoro”.
A riconoscerlo e denunciarlo alle autorità sono stati tre giovani africani che dissero di essere stati “segregati per giorni in stanze anguste, ammassati sul natante, picchiati brutalmente e privati del cibo”.