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Di Maio (M5S) attacca De Luca: “Non corre alle elezioni da uomo libero”

Il vicepresidente della Camera dei Deputati a Salerno si esprime anche su Stefano Caldoro

Marco Rarità

Luigi Di Maio stamattina era a Salerno per partecipare ad un incontro con gli studenti del liceo Torquato Tasso. Un appuntamento, organizzato dall’associazione Giovani per il Cambiamento guidata da Dante Santoro, che ha visto il vicepresidente della Camera “presentarsi” e presentare agli studenti salernitani la sua attività istituzionale e la funzione della Camera dei Deputati.

Il grillino si è espresso anche sulle elezioni regionali: «Attualmente nel Partito Democratico vige il disordine generale. Non riescono neanche più, come facevano prima, ad individuare una norma generale per comandare. Quindi le norme sono un po’ a spot, in questo momento in Veneto c’è una candidata presidente del Pd che dice “no a indagati nelle liste” e qui abbiamo un condannato in via definitiva in Campania – ha proseguito Di Maio in riferimento anche al “caso Alfieri” – Allo stesso modo fanno fuori delle persone perché dicono che sono indagate ma c’è un condannato. È una “guerra tra bande”, non c’è nient’altro che questo nel Pd, si fanno la guerra su un terreno sempre più piccolo, si azzannano su quello che resta».

Il deputato grillino ha continuato parlando del candidato del centrosinistra: «C’è un De Luca che sta “imbarcando la qualunque” nelle sue liste per di riuscir a vincere. Io vorrei dire a De Luca che vincere non significa governare, se noi vogliamo fare un favore a questa regione dobbiamo correre alle elezioni regionali da uomini liberi. Tutti dicono di essere uomini liberi, come tutti dicono di essere onesti, salvo poi vedere le carte dell’inchiesta dove tutti i partiti tranne il Movimento 5 Stelle sono coinvolti nelle inchieste di corruzione – ha proseguito Di Maio esprimendosi sull’attuale governatore – Caldoro sta facendo una campagna elettorale soltanto di immagine perché di sostanza non ha niente, ha fatto l’amministratore di condominio per cinque anni amministrando l’ordinario ma la politica non è mai ferma. Si illude che si è fermi a 5 anni fa».

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