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De Luca: «Continuano le truffe mediatiche della Regione sulla sanità»

Nel mirino le assunzioni annunciate, i ticket alti, i servizi sociali ai disabili disattesi

Vincenzo De Luca, candidato alla presidenza della Regione Campania, interviene sulle iniziative del Presidente Stefano Caldoro e, in particolare, sulla notizia dell’assunzione di 1.118 unità, sullo stato reale della sanità campana e sull’inaugurazione della portineria dell’Ospedale del Mare. Ospedale che, però, rimane chiuso.

«Apprendo – spiega Vincenzo De Luca – delle recenti iniziative del Presidente della Regione Stefano Caldoro. Ieri la notizia dell’emanazione di due decreti con cui si autorizzano le aziende sanitarie a procedere all’assunzione di 1.118 unità. Continuano le truffe mediatiche della Regione Campania sulla sanità, dopo cinque anni persi, e alla vigilia delle elezioni regionali».

De Luca punta l’indice sullo sblocco del turnover, quanto mai sospetto perchè lo si attendeva da anni: «Perché ora? E come lo spieghiamo a chi finora ha subito disservizi per carenza di personale? Oltretutto, a causa del mancato turnover e della grave e cronica carenza di personale, abbiamo pagato montagne di straordinario normale e di straordinario in auto-convenzione, con enorme stress degli operatori sanitari soprattutto nei pronto-soccorsi. È addirittura ridicola la motivazione che viene fornita: e cioè, aver ridotto il costo del personale di 350 milioni ‘rispetto al tetto previsto dalla normativa vigente’. E perché non si è rispettata la ‘normativa vigente’ evitando disservizi pesanti e danno all’utenza?»

A finire nel mirino dell’ex sindaco anche i costi per le visite: «A parte la propaganda elettorale, la realtà della sanità campana è questa: ultimi in Italia per i LEA (livelli essenziali di assistenza); i ticket più alti del Paese; spesa per migrazione sanitaria passiva: 300 milioni l’anno; a settembre, ogni anno, interruzione delle prestazioni di laboratorio; tempi per le convenzioni biblici; liste di attesa a volte di 10 mesi; pronto soccorsi come campi di battaglia, con pazienti accampati nei corridoi; informatizzazione zero; servizi sociali ai disabili zero; piani ospedalieri e sanitari, con relativa programmazione, zero; impossibilità di fare trapianti di midollo; parti cesarei al 60%… E si potrebbe continuare a lungo. La realtà è questa, al di là delle fantasie del Presidente della Regione».

Infine l’affondo: «Come se non bastasse con la propaganda, arriviamo oggi ad un evento degno del miglior Achille Lauro. In pompa magna, viene ‘inaugurata’ la portineria dell’Ospedale del Mare, con annesso poliambulatorio. Ma l’ospedale rimane chiuso.

Siamo al cabaret. Toccherà a noi, evidentemente, aprire l’ospedale vero».

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