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Dalle rapine alla droga: nell’operazione Italo scacco anche al filone dello spaccio

Quattro gruppi criminali salernitani, si fornivano nelle note piazze di spaccio, dalle Vele al "Villaggio dei Puffi", una banda aveva base anche Salerno: ecco le intercettazioni e i dettagli

LEGGI QUI L’OPERAZIONE LEGATA ALLE RAPINE

Dalle intercettazioni ambientali emergevano importanti e numerosi elementi di riscontro alle ipotesi accusatorie che confermavano la già ampia piattaforma indiziaria. Gli sviluppi investigativi consentivano di individuare un pericoloso sodalizio criminale dedito principalmente alle rapine che risultava essere promosso ed organizzato da TROVATO Mario, PETOLICCHIO Biagio, NOSCHESE Giovanni, CACCAVALE Alessandro e PANE Giuseppe; il prosieguo delle attività di indagine, poi, faceva emergere l’esistenza e l’operatività sul territorio battipagliese e dei Comuni limitrofi di quattro gruppi criminali, tutti dediti al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti con basi operative a Salerno (per quanto riguarda il sodalizio criminale riconducibile al capo promotore BARBONE Emanuele), a Pontecagnano Faiano (per quanto riguardava il gruppo criminale promosso ed organizzato da TROVATO Mario – il quale, con i proventi delle rapine, acquistava ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, del tipo eroina, cocaina ed hashish, per la successiva rivendita al dettaglio – e SPINA Felice), a Giffoni Valle Piana (per quanto attiene al gruppo diretto e organizzato da LAMBERTI Domenico, alias Mimmo a Mafia) e infine, sempre a Pontecagnano Faiano, con il sodalizio familiare diretto e gestito da DEGLI ANGIOLI Michele e PIZZO Marcella.

Tutti i gruppi criminali individuati, si approvvigionavano di droga nelle note piazze di spaccio di Scampia (nelle c.d. VELE, la 33 ed il Villaggio dei Puffi), nonché a Torre Annunziata e Boscoreale (presso i rispettivi Piani Napoli); fra i fornitori veniva, peraltro, identificato il catturando FUSCO Carmine (cl.1974, di Napoli, affiliato all’organizzazione camorristica dei c.d. “Scissionisti”, ricercato in quanto condannato alla pena definitiva di 10 anni, 7 mesi e 7 giorni di reclusione, per associazione finalizzata al traffico ed allo spaccio di stupefacenti), scovato in un’abitazione di Giugliano in Campania il 21 marzo 2013 ove deteneva, fra l’altro, 500 grammi circa di eroina pura, una pressa idraulica per il confezionamento dei “panetti” di eroina e materiale vario per il taglio dello stupefacente.

GRUPPO CRIMINALE DEDITO AL TRAFFICO DI STUPEFACENTI PROMOSSO ED ORGANIZZATO DA TROVATO/SPINA/DE LUCCI

Il gruppo criminale in argomento prende vita e si sviluppa grazie al monitoraggio telefonico ed ambientale dei pregiudicati TROVATO Mario, alias Simone o’ milanese e SPINA Felice, i quali, oltre a fare uso di sostanze stupefacenti, spacciavano eroina, hashish e cocaina a vari acquirenti e piccoli pusher – che fanno da tramite per la cessione di droga a terze persone – nei comuni di Pontecagnano Faiano (SA), Giffoni sei Casali (SA) e Bellizzi, essendo il TROVATO la “mente – capo organizzatore e spacciatore” e SPINA “il braccio – finanziatore – spacciatore” nonché, colui che mette a disposizione la propria autovettura RENAULT CLIO per andare ad acquistare la sostanza stupefacente a Salerno da DE LUCCI Antonio e/o a Faiano da DEGLI ANGIOLI/PIZZO per poi spacciarla nei vari punti strategici.

Infatti, dalle intercettazioni telefoniche e dai servizi di OCP, si aveva modo di appurare incontrovertibilmente che i predetti TROVATO e SPINA si approvvigionavano di sostanze stupefacenti, prima da PIZZO Marcella, moglie di DEGLI ANGIOLI Michele, alias o’ chiappariell, di Pontecagnano Faiano (SA) – detenuto agli arresti domiciliari per droga e poi da DE LUCCI Antonio, detto Tonino di Salerno con il quale, il solo TROVATO – prima del suo arresto – aveva rapporti telefonici e de visu anche perché, a sua volta, lucrava sui loro stessi acquisti di droga, 2 euro su ogni c.d. bussolotto, guadagnando così, il solo TROVATO, due volte e cioè sia nello spaccio al dettaglio che già nell’acquisto della droga da DE LUCCI, all’insaputa di SPINA Felice.

Tale circostanza viene evidenziata anche nei colloqui al carcere tra TROVATO e la moglie RUSSI Giovanna, ove fanno chiaro riferimento alla DROGA e indicavano testualmente: …“Glielo dici a Tonino (DE LUCCI Antonio), ha detto Simone…a Felice a diciannove…come faceva Simone, a me li dava a diciassette ed io glieli davo a diciannove…questo devi dire, a Simone a quanto glieli davi, a diciassette…ed a Felice a diciannove!…la cinquanta euro di Felice me la devi portare a me!….”, nonché anche nelle intercettazioni ambientali tra DE LUCCI Antonio e SPINA Felice e tra SPINA Felice e TROVATO Mario, come sopra indicato.

In pratica, il DE LUCCI vendeva i bussolotti di eroina a 17 euro e TROVATO riferiva a SPINA che li “pagavano” a 19 euro, lucrando, così, 2 euro su ogni bussolotto di sostanza stupefacente; da qui si comprendeva anche come il quantitativo minimo che acquistavano erano 25 c.d. bussolotti per volta, in quanto il TROVATO guadagnava 50 euro (2 euro x 25 bussolotti).!…la cinquanta euro di Felice me la devi portare a me!….”.

Sempre grazie alle intercettazioni telefoniche ed ai servizi di OCP, si accertava che DEGLI ANGIOLI Michele e PIZZO Marcella si rifornivano stabilmente di ingenti quantitativi di stupefacenti dal pregiudicato CANO’ Giovanni, alias a’ serenga (siringa), che, a sua volta, si procurava gli ingenti quantitativi di eroina principalmente dal pluripregiudicato FUSCO Carmine, appartenente al gruppo criminale degli “scissionisti” di Napoli/Scampia.

TROVATO Mario e SPINA Felice, dopo essersi riforniti di stupefacenti da DE LUCCI Antonio e da PIZZO Marcella/DEGLI ANGIOLI Michele, che, a loro volta, si erano riforniti di stupefacenti dai loro “referenti partenopei”, spacciavano a vari acquirenti, tra i quali, SCHIAVO Morgan, DI CHIARA Nicola, GIANNATTASIO Silvio, CONTURSI Sara, MERCURIO Alessandra, AMODEO Giovanni, SALVEZZA Alessandro, ESPOSITO Fabio, D’ASCOLI Enrico, MORRA Carmine, LEONE Vincenzo, RISPOLI Gaspare, MELELLA Rolando, PISANO Riccardo, GRIECO Claudio, PEZZANO Stefano IMPERATO Giuseppe.

GRUPPO CRIMINALE DEDITO AL TRAFFICO DI STUPEFACENTI PROMOSSO ED ORGANIZZATO DAI CONIUGI DEGLI ANGIOLI MICHELE/PIZZO MARCELLA

Le intercettazioni telefoniche, i servizi di OCP ed i servizi di P.G., con arresti e sequestri di ingenti quantitativi di droga – eroina in particolare, permettevano di evidenziare inequivocabilmente come i coniugi DEGLI ANGIOLI Michele e PIZZO Marcella gestivano un vasto traffico e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo eroina e cocaina, con collegamenti delinquenziali con la criminalità organizzata partenopea, dai quali acquistavano ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti.

Il personaggio napoletano a cui fanno riferimento per gli approvvigionamenti di droga i coniugi DEGLI ANGIOLI/PIZZO, veniva identificato in CANO’ Giovanni, alias giuann a sereng che vive nella piazza di spaccio partenopea denominata “CASE DEI PUFFI” ed il pusher dello scissionista FUSCO Carmine, arrestato dal NOR con circa 500 grammi di eroina durante il periodo di “latitanza”.

I “corrieri” al servizio del DEGLI ANGIOLI/PIZZO, venivano identificati in: DEGLI ANGIOLI Patrizio (fratello di Michele), CAMPAGNA Donato, PIZZO Vittorio (fratello di Marcella), DAPONTE Ernesto, BRUNO Pasquale e PETOLICCHIO Luigi i quali nella maggior parte delle occasioni si recavano in Napoli e facevano appuntamento con il CANO’ e solo DAPONTE, BRUNO e PETOLICCHIO venivano arrestati in flagranza di reato.

In proposito, si fa rilevare che grazie alle intercettazioni telefoniche ed ai servizi di OCP, uno dei corrieri, nonché uomo di fiducia del DEGLI ANGIOLI, DAPONTE Ernesto veniva arrestato dai CC di Bellizzi, su indicazioni di questa P.G., in data 14.02.2013, con 100 bussolotti di eroina, dopo essersi incontrato, poco prima, con alcuni personaggi, non potuti identificare, tra cui CANO’ Giovanni, che viaggiava a bordo di una FIAT PANDA di colore nero, targata ED806EL.

Successivamente, BRUNO Pasquale, all’ennesimo carico di droga, veniva arrestato da personale del NOR, in quanto trovato in possesso di circa 97 bussolotti di eroina e 6 di cocaina, fatti approvvigionare grazie sempre a CANO’ Giovanni e tramite FUSCO Carmine.

Dopo di che, i coniugi PIZZO/DEGLI ANGIOLI, si attivavano immediatamente per reperire un altro corriere e assoldavano il pregiudicato PETOLICCHIO Luigi, il quale anch’egli a ritorno da Napoli/Scampia dopo essersi incontrato sempre con CANO’ Giovanni, veniva tratto in arresto sempre dal personale del NOR, perché deteneva all’interno dell’ano, 25 bussolotti di eroina e 4 di cocaina che avrebbe poi dovuto consegnare a PIZZO/DEGLI ANGIOLI.

GRUPPO CRIMINALE DEDITO AL TRAFFICO DI STUPEFACENTI PROMOSSO ED ORGANIZZATO DA LAMBERTI DOMENICO ALIAS MIMMO LA MAFIA

Il sodalizio criminale in argomento, si sviluppa ed alimenta allorquando viene contestualmente monitorata l’utenza telefonica in uso a LAMBERTI Domenico quando si offre di consegnare una partita di eroina a DEGLI ANGIOLI/PIZZO. Dalle intercettazioni, emergeva da subito una fitta rete di traffico e spaccio di stupefacenti principalmente del tipo cocaina, hashish e marijuana, con rifornimenti stabili dai fornitori torresi, FIORENTE Alfonso e MANCA Adriano. Per di più, si individuavano anche altri spacciatori, i quali si rifornivano direttamente da MANCA Adriano, come ACAMPORA Roberto e AMARANTE Andrea.

Il LAMBERTI, coadiuvato attivamente dalla convivente AMATO Sabrina che si preoccupa di ritirare i soldi dai clienti che erano in debito con il LAMBERTI, spostare la droga da un luogo ad un altro e fare anche da corriere andando a Torre Annunziata da FIORENTE Alfonso, si avvaleva tra l’altro del fidato e pregiudicato VOLPICELLI Alberto, con il quale dopo pochi mesi dalla chiusura delle indagini, venivano entrambi arrestati per l’omicidio PERSICO, con movente legato alla droga per la spartizione del territorio e condannati a 18 anni di carcere in primo grado.

GRUPPO CRIMINALE DEDITO AL TRAFFICO DI STUPEFACENTI PROMOSSO ED ORGANIZZATO BARBONE EMANUELE

Il gruppo criminale in argomento viene alla luce allorquando l’utenza monitorata dei pusher del Parco “LA QUADRA”, dai quali si rifornivano stabilmente PATRONE Fiorenzo e CERUSO CORRADO Giovanna, ricevevano un ordinativo di eroina pari a “200 bussolotti”.

L’ingente ordinativo di EROINA, chiaramente, non passava inosservato e quindi si addiveniva al nome del mandante, tale EMANUELE, nonché quelli dei corrieri assoldati per tale “incarico” che venivano identificati in LANDI Alessandro e VILLACARO Michele, in rubrica generalizzati.

Da qui, le intercettazioni telefoniche sulle utenze telefoniche dei predetti corrieri e del loro CAPO/referente BARBONE Emanuele.

L’attività tecnica, i servizi di OCP, gli arresti, i sequestri e le molteplici persone escusse a s.i., consentivano di individuare, senza ombra di dubbio, un sodalizio criminale, diretto e gestito in prima persona dal pregiudicato BARBONE Emanuele, figlio adottivo del più noto pluripregiudicato salernitano PROCIDA Antonio, il quale, avvalendosi di altri corrieri e pusher, gestiva lo spaccio di sostanze stupefacenti in Salerno, nel rione di Pastena Alta e la zona di Fratte, sebbene per alcuni mesi, riusciva a gestire gli illeciti affari, nonostante fosse ristretto agli arresti domiciliari, in quanto arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti dal Nucleo Investigativo di Salerno.

Durante le investigazioni, si accertava senza dubbio alcuno che BARBONE Emanuele, veniva attivamente coadiuvato, per il traffico e lo spaccio di droga, dalla convivente DI GIACOMO Assunta considerata la cassiera del sodalizio ed anche un insospettabile corriere nonché, in particolare, si avvaleva anche di altri corrieri, come CUOMO Alessandra, che veniva arrestata di ritorno da Napoli con il carico di droga, FRASCA Gianluca, che pure veniva arrestato, di ritorno da Napoli, con un altro carico di droga/eroina unitamente al polacco Luksaz, ed un altro polacco e corriere di fiducia a nome WOZNIEL Kamil, tutti in oggetto generalizzati.

Per di più, l’attività di indagine ha permesso di evidenziare come LANDI Alessandro e PASSERO Emanuele abbiano avuto la capacità delinquenziale anche di “gestire” alcune giovani ragazze, di cui una in particolare facevano prostituire sulla Litoranea in cambio di sostanza stupefacente con l’introito di percentuali sui profitti sessuali.

Le intercettazioni telefoniche permettevano inoltre di evidenziare come SODANO Giuseppe, oltre ad essere il fornitore di droga di PASSERO Emanuele, prima, e BARBONE Emanuele dopo, riforniva anche altri clienti salernitani, come D’AMATO Alfonso, detto Giggino, che acquistava la droga, non per uso esclusivamente personale, ma per il successivo spaccio, essendo SODANO Giuseppe un trafficante/spacciatore di droga che vende a “GRAMMI” e quindi non al dettaglio, ma all’ingrosso.

Nel corso delle perquisizioni eseguite questa mattina in occasione dell’esecuzione dell’ordinanza predetta sono stati arrestati in flagranza di re4ato i seguenti indagati per i motivi a fianco di ognuno di loro specificati:

Boccaccini Luigi droga (70 gr. Hashish)

D’Amato Alfonso droga (250 gr. Marjuana) armi (1 pistola cal. 7,65)

Daponte Ernesto droga (2 gr. Eroina, 1 gr. Coca, 1 bilancino)

De Maio Elisa droga (5 dosi di eroina)

Giordano Alfonso armi (1 pistola 7,65)

Lucci Giovanna droga (marjuana)

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