“Molti comuni italiani stanno aderendo al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar). In qualità di residenti crediamo che anche il Comune di Mercato S. Severino debba aderire, per contribuire a dare una risposta dignitosa all’accoglienza dei migranti richiedenti asilo e sostenere, così, la necessaria politica che lo Stato italiano deve organizzare in virtù degli accordi internazionali sulla protezione delle persone in fuga di cui è firmatario, sin dalla Convenzione di Ginevra del 1951″.
Così con una lettera, alcuni cittadini di Mercato San Severino hanno chiesto l’adesione del Comune alla rete Sprar per accogliere i migranti.
“Sappiamo che alcune persone sono preoccupate da questa possibilità. Noi pensiamo che sia legittimo domandare, volere capire ed avere informazioni. Non pensiamo, però, che questo si debba fare con odio e razzismo.
Chiediamoci: sono le persone migranti a rendere incerto il futuro di tutti e di tutte, dei nostri figli, amici, nipoti? Disoccupazione, mancanza di politiche pubbliche per la casa e per il reddito dipendono dall’arrivo di alcuni immigrati? Sono i migranti a non pagarci quanto dovuto dalla legge, a pagarci in nero, a darci stipendi di miseria, di 400-500 euro al mese? Sono i migranti ad avere portato tanti comuni italiani, compreso quello in cui viviamo, vicini al fallimento o proprio al fallimento?
Ed ancora: sono stati i migranti ad avere riempito le nostre città, compresa quella di Mercato S. Severino, di case che molti non possono permettersi, cancellando le aree verdi e permettendo solo ai proprietari dei suoli ed ai costruttori di arricchirsi? Sono stati i migranti ad azzerare le politiche sociali, per cui anche nella nostra città servizi per gli anziani, per i minori, per le persone non autosufficienti sono pari a zero, oppure sono state le politiche di austerità economica e di cattiva gestione che hanno avvantaggiato pochi per impoverire la società nel suo insieme?
Non è l’arrivo di nuovi migranti a spaventarci, dunque. Quello che ci fa paura è un futuro, oltre che un presente, di disoccupazione, precarietà, mancanza di politiche sociali per tutti. È questo presente e questo futuro che dobbiamo cambiare. L’odio verso i migranti, la chiusura nelle nostre case, il rancore non servono: alimentano solo una guerra tra poveri che non ci aiuta, anzi aiuta solo chi specula su questo rancore.
Come residenti del Comune di Mercato San Severino ci sentiamo vicini a quanti sono in fuga ed esercitano il loro diritto alla libertà di movimento, così come ci sentiamo lontani da ogni speculazione economica o politica possa essere fatta su un fenomeno storico che, concretamente, interessa la vita di tante persone, in carne ed ossa. La solidarietà non è un fatto astratto ma va praticata realmente, con l’attiva partecipazione della cittadinanza, evitando di farsi bloccare dalle paure.
Prendiamo parola, dunque, per chiedere che la nuova Giunta ed il nuovo Consiglio comunale avviino la procedura di adesione alla rete Sprar sin dalla prima seduta ufficiale e per sapere quali sono le posizioni in merito delle attuali candidate e degli attuali candidati alla carica di sindaco”.
Ecco i nomi di chi ha aderito all’iniziativa in questione sottoscrivendo questa richiesta:
Gennaro Avallone, ricercatore universitario
Nicola Salvati, studente
Maria Luisa Rossi, casalinga
Pasquale Salvati, insegnante
Carmela Ceruso, consulente aziendale
Rossella Puca, stagista
Gerardo Ragosa, studente
Rossella Cetrangolo, counsellor
Roberto Esposito, studente
Alessandro Esposito, studente
Giuseppe Ragosa, imbianchino
Iolanda Carpentieri, studentessa
Donatella Ferro, casalinga
Gerardo De Filippis, consulente informatico
Mario Puca, maresciallo in pensione
Raffaele Dimitri Aliberti, studente
Lorenzo Paciello, studente
Nicolino Pappalardo, geometra
Salvatore Fiorillo, studente
Gaetano De Simone, pensionato
Giovanni Sessa, professore
Anna Noia, pensionata
Rossella Pia Falco, studentessa
Anna Federico, studentessa
Carmine Falco, studente
Rosaria D’Alessio, studentessa