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Cilento patria dei centenari ma.. troppi tumori, lo studio della cooperativa Parmenide

Secondo i medici, tra le zone più a rischio il Vallo di Diano e Alburni

La patria della dieta mediterranea, oltre a quello dei centenari, potrebbe avere un altro primato. Secondo uno studio della cooperativa Parmenide, condotto da 168 medici distribuiti tra Battipaglia e Sapri, il Cilento potrebbe essere anche la patria dei tumori. Stando a quanto emerso dallo studio choc, le zone più a rischio sarebbero quelle del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, il cui indice di rischio sarebbe maggiore rispetto alle aree industriali e metropolitane.
Sullo studio è intervenuto anche il professore Antonello Pinto, direttore del dipartimento ematologico della fondazione Pascale che ha dichiarato: “C’è da riflettere in quanto i dati della cooperativa evidenziano un’alta incidenza di casi tumorali, soprattutto in alcuni comuni del Cilento, un’area da cui ogni giorno arrivano utenti presso le nostre strutture sanitarie. Siamo qui per collaborare con i colleghi cilentani e creare una rete di lavoro”. Lo studio sarebbe stato condotto nel 2014, interessando circa 200mila persone, assistite dai medici di base ma solo da qualche mese il presidente della cooperativa Parmenide, Luigi Gregorio ha intrapreso un percorso di sensibilizzazione rivolto alle comunità locale. Le zone interessate da un’alta percentuale di tumori sono quelle ai confini della Terra dei Fuochi, Vallo della Lucania e Sapri. Il cuore del Parco Nazionale del Cilento interessato da una percentuale di tumori molto elevata risulta un’anomalia in quanto la dieta mediterranea sembra essere una delle più salutari, seguita e conosciuta in tutto il mondo.

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