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Cesena dice addio, per il Bari serve un miracolo

LA SITUAZIONE - Per i biancorossi meno di 60 minuti per ricapitalizzare e presentare entro le 19 il ricorso alla Covisoc

Il Cesena non ce l’ha fatta, non è stato presentato neanche il ricorso dopo la bocciatura della Covisoc per la richiesta di iscrizione in serie B. Comunicato ufficiale della società bianconera in cui viene definita l’istanza di fallimento avanzata dalla Procura della Repubblica di Forlì, con udienza fissata il 9 agosto. Troppi soldi e poco tempo a disposizione, servivano 6 milioni di euro per rientrare, oggi finisce una storia lunga 78 anni.

Tutta da definire la situazione riguardante i ripescaggi con le società di Lega che avevano predefinito un accordo, non confermato ancora, nel quale venivano bloccati eventuali ripescaggi per diminuire nei prossimi anni il numero delle società in cadetteria.

Più che precaria la situazione a Bari. Solo un miracolo potrebbe salvare i biancorossi. Si sono ritirati dalle “trattative” di consegna e passaggio di proprietà i due unici imprenditori che si erano avvicinati negli ultimi giorni. Uno di questi, Radrizzani, patron del Leeds, ha preferito abbandonare l’idea di salvare i galletti, partendo dalla ricapitalizzazione, insieme all’imprenditore barese Ferdinando Napoli.

 

 

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