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Cava, approvato il rendiconto in consiglio comunale: “Migliorano i conti dell’ente”

Il patrimonio netto nel 2016 si è chiuso con un aumento rispetto al 2015

Il Consiglio Comunale che si è tenuto ieri pomeriggio ha approvato tutti i punti all’ordine del giorno: lo schema di convenzione e i criteri di aggiudicazione per l’affidamento della tesoreria comunale; il rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2016.

L’Assessore al bilancio, Adolfo Salsano, ha evidenziato il raggiungimento degli obbiettivi e la realizzazione dei programmi rispettando l’equilibrio finanziario, ringraziando i Revisori dei Conti per il lavoro svolto.

Nello specifico, l’Ente ha provveduto alla riclassificazione delle voci dello stato patrimoniale del 31 dicembre 2015 e all’applicazione dei nuovi criteri di valutazione dell’attivo e del passivo, seguendo tre linee principali di intervento: non aumentare l’imposizione fiscale, ad eccezione della Tari per la quale incide la variabile dei costi di smaltimento che non dipendono dal Comune; mantenere, se non aumentare i servizi offerti ai cittadini, attraverso l’efficientamento e la rivisitazione della spesa; garantire una buona programmazione delle opere pubbliche.

Per quanto riguarda il Patrimonio netto, al 01.01.2016 risulta di 172.894.050,93 euro, con un aumento, rispetto al 2015, di 2.168.383,37 euro. L’esercizio finanziario 2016 si è chiuso con un saldo di cassa di 1.488.023,57 euro, un avanzo di amministrazione di 45.825.117,00 euro, che elaborato secondo le nuove norme portano ad avere un disavanzo tecnico di 18.837.467,57. Da sottolineare il continuo miglioramento del disavanzo che per l’esercizio finanziario 2014 risultava di 20.448.707,47, ridotto nell’esercizio 2015 di 859.716,00 euro e ulteriormente ridotto nell’esercizio 2016 di 751.623,03 euro.

“La gestione finanziaria dell’Ente – afferma il Sindaco Servalli – è l’esempio più importante della svolta che abbiamo impresso nell’azione amministrativa. Rispetto al passato, oggi i conti devono rispettare l’attendibilità e la veridicità dei dati di bilancio e nonostante una consistente riduzione delle entrate, una drammatica situazione debitoria che abbiamo ereditato e che ancora scontiamo, siamo riusciti ad aumentare i servizi e non aumentare la tassazione, ad esclusione della Tari che purtroppo non dipende esclusivamente dalla nostra gestione ed assicurare una corretta gestione finanziaria”.

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