Scambiato per un ladro e aggredito, a calci e pugni dalla polstrada. E’ quanto raccontato da Tony Della Pia, segretario provinciale del Partito della Rifondazione Comunista di Avellino e candidato di “Potere al Popolo” alle elezioni del prossimo 4 marzo nel collegio uninominale della Camera dei Deputati.
“Sono stato scambiato per un ladro, un delinquente o forse un terrorista e ho subito una violenta ed ingiustificata aggressione da parte degli agenti della polizia”. Queste le parole del candidato che ieri, intorno alle 17, si trovava alla guida di un furgone, utilizzato per lavorare, e stava tornando a casa con un suo collega. Secondo quanto raccontato, Della Pia era sul raccordo Avellino-Salerno, in direzione Avellino, quando sono fermati sulla corsia di emergenza da alcune pattuglie della Polizia di Stato, che si trovava in autostrada alla ricerca di un furgone rubato.
“Nel momento in cui mi sono fermato all’alt dei poliziotti – racconta Della Pia – senza chiedermi nessuna spiegazione, un agente ha aperto la porta del camion e mi ha sbattuto a terra iniziando a picchiarmi. Non ho avuto nemmeno il tempo di reagire che mi sono visto addosso questi poliziotti che mi hanno malmenato con calci e pugni al volto. Il mio collega ha provato a scendere dal mezzo per capire cosa stesse succedendo e per fornire delle spiegazioni, ma è stato letteralmente bloccato”.
Subito dopo l’aggressione e una successiva denuncia per resistenza a pubblico ufficiale, Della Pia si è recato al pronto soccorso, con un dente rotto, lividi ed escoriazioni sul corpo.
Ecco la ricostruzione ufficiale di quanto accaduto da parte della Questura di Salerno:
All’interno era presente oltre al conducente un’altra persona. Gli agenti scesi dalle autovetture, invitavano più volte le due persone a scendere dal furgone per l’identificazione e controllo del mezzo. Mentre il passeggero, dopo ripetuti inviti, liberamente scendeva, il conducente urlando, si rifiutava, ostinandosi a non fornire documenti. Dopo alcuni minuti, un operatore, posto in prossimità dello sportello del conducente, notando l’uomo, insofferente alle richieste, abbassarsi come se volesse recuperare un oggetto custodito sotto il sedile, lo afferrava per il braccio facendolo scendere dal veicolo cadendo entrambi a terra.
In questa fase l’uomo tentava con violenza di divincolarsi e solo grazie all’intervento di altri agenti lo stesso veniva definitivamente trattenuto, convincendosi pertanto ad assumere un atteggiamento collaborativo. Solo all’esito dell’identificazione l’uomo dichiarava di essere candidato alle prossime elezioni politiche. A conclusione dell’attività condotta, l’agente della Polizia si recava presso l’ospedale di Salerno dove gli veniva riconosciuta una prognosi di 10 giorni per le lesioni riportate. Della suddetta attività è stata informata la competente Autorità Giudiziaria.