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Calcioscommesse, la curva sud “snobba” l’inchiesta Dirty Soccer

La torcida granata riserva cori solo per il piccolo Armandino e Lanzaro

admin

Sarà che la paura fa 90, sarà che la piazza vuole esorcizzare a tutti i costi timori e paure conseguenti all’ennesimo (e quasi consueto) capitolo estivo del calcioscommesse, che vede coinvolta suo malgrado anche la Salernitana, sarà che le attenzioni della torcida granata erano tutte rivolte all’esterno dello stadio Arechi, per manifestare contro alcune diffide piovute sul capo di alcuni tifosi, ma di “Dirty Soccer” durante il match serale tra Salernitana e Teramo  non vi è stata alcuna traccia. Sottovoce si, si mormorava certo, gli sguardi dei tifosi erano segnati da cipigli preoccupati che mal celavano la tensione, ma nessun coro, nessuno striscione piccato, nessun cenno polemico sulla “fattaccio” è stato esternato. L’Arechi, con ‘self control’ d’altri tempi, ha preferito snobbare sia l’inchiesta sul calcioscommesse, sia l’impressionante “macchina del fango” che spavalda ha scaricato già sulla squadra di patron Lotito quintali e quintali di lerciume senza ancora annoverare tra le sue fila un indagato che sia uno.

E mentre la squadra liquidava intanto la “pratica” Teramo (grazie a un 3-1 perentorio che poteva concludersi con un bilancio ancor più generoso se non fosse stato per l’imperizia sul dischetto di Calil), dalla curva sud si sono levati al cielo solo dei cori a favore del piccolo Armandino – oramai beniamino della Siberiano – e di Maurizio Lanzaro, autore tra l’altro di un bel gol in acrobazia che ha di fatti chiuso definitivamente il match. E “Dulcis in fundo”, a fine gara, lo sparuto e coraggioso pubblico dell’Arechi (la serata uggiosa era per temerari del tifo) ha anche riservato un momento di “Fair Play” britannico, salutando i giovani calciatori del Teramo con un lungo e caloroso applauso.

 

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