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All’Arechi è Carpidiem, Verna affonda la Salernitana (1-2)

I granata, bravi a pareggiare con Sprocati l'iniziale ed immeritato vantaggio emiliano di Poli, sprecano tanto e perdono l'ennesimo appuntamento per salire a bordo del treno play-off

Alfonso Maria Tartarone

SALERNITANA-CARPI 1-2 (1-1 pt)
SALERNITANA (3-4-3). Radunovic; Casasola, Schiavi, Vitale; Pucino, Minala, Odjer (24′ Monaco), Zito (30′ st Palombi); Sprocati, Rossi, Di Roberto (13′ st Kiyine). A disp.: Iliadis, Russo, Popescu, Tuia, Della Rocca, Bocalon. All.: Colantuono.
CARPI (4-4-2). Colombi; Pachonik, Brosco, Ligi, Poli; Calapai, Verna, Mabye (31′ st Sabbione), Garritano (24′ st Pasciuti), Melchiorri (42′ st Di Chiara), Mbakogu. . A disp.: Saber, Bittante, Saric, Nzola, Serraiocco, Capela, Concas, Giorico, Malcore. All.: Calabro.
MARCATORE. 41′ Poli, 45′ Sprocati, 28′ st Verna
ARBITRO. Illuzzi di Molfetta.
NOTE. ammoniti: Mbaye, Sprocati; calci d’angolo: 4-5; minuti di recupero: 2′ pt e 4′ st.

All’Arechi è Carpidiem. Verna affonda la Salernitana. I granata, spreconi ma bravi a pareggiare con Sprocati l’iniziale ed immeritato vantaggio emiliano di Poli, perdono l’ennesimo appuntamento per salire a bordo del treno play-off. LA PARTITA. Bastano venticinque secondi alla Salernitana per provare a colpire il pacchetto arretrato avversario. Zito assiste e Rossi, poco fuori l’area di rigore, con un destro centrale non impensierisce l’estremo difensore biancorosso. La pressione esercitata a centrocampo dall’undici granata sembra fornire i suoi frutti: il Carpi non riparte e il possesso palla (almeno quello al momento) premia gli sforzi dei padroni di casa. Dalle parti di Radunovic da segnalare due calci d’angolo ed un tiro cross, senza grosse pretese, collezionati dai ragazzi di Calabro. In casa campana, con il passare del tempo, non manca certamente la buona volontà ma a difettare è la precisione nell’ultimo passaggio per tentare di mandare a rete uno tra Sprocati, l’ex Lazio e Di Roberto (vera e propria novità di giornata nell’undici iniziale). A non gradire la mancanza di lucidità sono il pubblico, in numero esiguo rispetto alle precedenti uscite stagionali, ed il tecnico Colantuono. Superato il ventesimo giro di lancette, infatti, quella di Rossi resta l’unica conclusione verso lo specchio della porta da parte dei ventidue contendenti sul terreno di gioco dell’Arechi. Qualche attimo più tardi, con la Salernitana in inferiorità numerica a causa dell’infortunio subito da Odjer (da codice penale l’entrata in scivolata di Mbaye, ammonito), è Sprocati a scaldare i guantoni di Colombi. L’ex mediano del Catania è costretto a far ritorno nello spogliatoio, duro il colpo al ginocchio destro, ed in granata esordisce Salvatore Monaco. Si rimodella la formazione di casa: Zito occupa la zona nevralgica, Vitale avanza sulla fascina mancina e l’ultimo arrivato completa la linea difensiva. Di palle gol degne di nota, comunque, nemmeno a parlarne. Anche quando si tratta di un ghiotto calcio piazzato dal limite dell’area (fallo su Vitale: Ri Roberto, nella circostanza, non centra il bersaglio con un pregevole sinistro a giro. La doccia gelata è dietro l’angolo. Ed al 41esimo, al termine di una prova più concentrata sull’ostruzionismo che sul gioco, arriva il vantaggio del Carpi. Poli, indisturbato, sferra un potente fendente da oltre venti metri che non lascia scampo a Radunovic. Non si scoraggia la Salernitana. Riprende a correre e con Sprocati, servito con il contagiri da Rossi, risponde alla rete avversario allo scadere del primo tempo. Chirurgico, come sempre in circostanze del genere, il tocco dell’ex Pro Vercelli. Parte forte anche nella ripresa l’undici di Colantuono. In centoventi secondi, prima Di Roberto e poi Sprocati, mancano di pochissimo l’appuntamento con il raddoppio. Gli emiliani sono alle corde ed all’ottavo il 2 a 1 è a portata di mano. Vitale, a centimetri dalla linea bianca di porta, non trova (incredibilmente) l’impatto giusto con la sfera. Trascorrono quattro giri di lancette e l’orrore di mira passa attraverso i piedi di Zito. Non c’è storia all’Arechi. Escluse rarissime amnesie, fortunatamente ben contenute da Casasola e compagnia, si continua a giocare ad una sola porta. Eppure, minuto 65′, Mbakogu (agevolato dalla frittata di Schiavi) dispone della più semplice delle opportunità per riportare avanti il Carpi. A non farsi cogliere impreparato è il numero granata, strepitoso. Botta e risposta. Pucino, caparbiamente, ruba palla al diretto marcatore e Sprocati trova sulla sua strada l’opposizione di un centrale biancorosso. La dea bandata, in un pomeriggio uggioso, non è compagna della truppa di Colantuono. Verna coglie l’attimo, merito di una ottima ripartenza, e buca la rete per il nuovo vantaggio emiliano (73′). La Salernitana prova a rimediare contando sull’energia di Palombi: fuori un esausto Zito. Sul finire della contesa probabile da rivedere un tocco sospetto con il braccio in area di Pachonik. Senza birra in corpo, però, risultano non essere utili anche i quattro minuti di recupero. Fischi per tutti.

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