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Allagamenti in centro: “Si è alzata la falda idrica?”

Ecco la relazione tecnica del geologo Ida Parisi, i tecnici del Comune studiano il fenomeno per capire il perchè delle infiltrazioni

La nota con cui l’amministrazione comunale spiega quanto accaduto in merito agli allagamenti dovuti a infiltrazioni d’acqua nel centro della città. Si tratta di una relazione tecnica del geologo Ida Parisi:

“Su segnalazione dei Vigili del Fuoco si è intervenuti il 6 febbraio per un problema di allagamento di alcuni piani interrati in Via Mercanti all’altezza del civico 36.

Precedentemente sono arrivate segnalazioni di analoghe problematiche in alcuni stabili siti in piazza Portanova.

A seguito di sopralluoghi congiunti, già realizzati, nell’area suddetta, dal Settore Impianti e Manutenzione – Ufficio Fogne e Salerno Sistemi allo stato non sono stati rilevati guasti con perdite alla rete fognaria ed idrica esistente.

Previo studio dell’area, la problematica potrebbe ascriversi ad un innalzamento della falda idrica locale, dato che trattasi di acque bianche prive di odori.

Si rileva da dati geologici, di cui alla banca dati in possesso del Comune di Salerno, che l’area è stratigraficamente caratterizzata da terreni detritici alluvionali di tipo limo – sabbiosi interessati da falde a carattere stagionale, alimentate o da eventi meteorici avversi (da escludersi dato che l’ultimo evento importante è datato ottobre 2015) o da eventuali situazioni di drenaggio idrico sotterraneo.

Il Comune di Salerno si è immediatamente attivato con verifiche di propri tecnici sul posto, invitando i cittadini locali a segnalare tutti i punti di criticità, riferendosi a fabbricati che presentano le stesse problematiche.

Si procederà alla ricostruzione dell’assetto idrogeologico del sottosuolo e simulazione di tutti i possibili scenari di riferimento per la soluzione della problematica in atto.

Allo scopo i Direttori ed i tecnici del Comune di Salerno hanno preso contatto con tutti i privati cittadini, residenti nell’area, che, per lavori in corso, stanno realizzando monitoraggi di tipo idrogeologico – statico ed idraulico. E’ uso, infatti, degli Uffici comunali in fase di autorizzazione di lavori, prescrivere un piano di monitoraggio e controllo, in corso d’opera dei lavori, per valutare l’influenza dell’opera sull’assetto geologico, geotecnico, idrogeologico, sulla stabilità dell’area, nonché, sull’assetto strutturale e fondazionale degli edifici circostanti le aree di intervento.

Allo scopo per la correlazione dei dati si procederà, ad una mappatura dei piezometri presenti sul territorio comunale, posizionati nel corso di lavori privati per misurare i livelli di falda e ricostruire l’andamento piezometrico (la morfologia e la direzione di flusso) della falda attuale.

Al fine di escludere eventuali situazioni di drenaggi sotterranei provenienti da canali naturali tombati o sotterranei, va evidenziato che questa Amministrazione già dal 2010, per sostenere il programma di interventi messo in atto per la mitigazione dei rischi sul territorio, ha inoltrato agli organi competenti: Ministero, Protezione Civile Nazionale, Regione, Autorità di Bacino numerose richieste di finanziamento.

In ogni caso si valuterà la verifica del tratto tombato del T. Rafastia che scorre al di sotto di via Velia, al fine di escludere eventuali interferenze.

Si procederà in ogni caso a convocare un Tavolo istituzionale con gli Organi competenti Regione – Genio Civile, Provincia e Comune per affrontare e risolvere la problematica.

Si evidenzia, fermo restando l’impegno del comune a procedere nell’immediato per la messa in atto di una fase di studio per la definizione del quadro conoscitivo dell’area, che ai sensi dell’art. 25 della L.R. 29/05/1980 n. 54, sono sub – delegate alle province tutte le funzioni amministrative in materia di acque ed acquedotti”.

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